Il supporto psicologico che offro ai miei pazienti può essere inteso sia come vera e propria forma di psicoterapia sia come forma di supporto emotivo e psichico ad una terapia psicofarmacologica già in atto.
Integrando le due maggiori e più accreditare tecniche di psicoterapia, quella analitica sviluppata dalle intuizioni di Sigmund Freud e quella cognitiva nella sua accezione sviluppata da Marsha Linehan, offro un valido strumento di conoscenza di sè così come di cura dei disagi emotivi e psicologici più diffusi: distrubi d’ansia, depressioni nevrotiche, distrubi di personalità depressivi, dipendenti, ansiosi e ossessivi.
Le motivazioni più frequentemente verbalizzate dai pazienti per l’avvio di una terapia psicologica sono:
- rottura di relazioni sentimentali;
- consapevolezza di ripetere sempre gli stessi errori o scelte disfunzionali e sconvenineti;
- avvio di relazioni sentimentali con persone “sbagliate” o molto “difficili”;
- sentimenti di scarsa autostima e dipendenza dagli altri;
- insicurezze relazionali e personali/lavorative;
- dubbi d’amore e ossessioni amorose;
- desiderio di conoscersi meglio;
- stati di ansia generalizzata e cronica;
- stati di depressione reattiva ad eventi di vita significativi;
- crisi esistenziali o religiose o di orientamento sessuale;
Solitamente non esistono limitazioni alla pratica e alla somministrazione di una terapia basata sulla parola. Sia giovani adulti, adolescenti che anziani possono trovare un giovamento da un percorso terapeutico di questo tipo. Gli ingredienti base necessari per un buon avvio e una buona prognosi, sono: una fiducia di base nel terapeuta, una motivazione di base solida a voler approfondire o affrontare certe problematiche o tematiche personali, una grande disponibilità a mettersi in giorno e ovviamente anche a voler investire emotivamente e non solo nella terapia.
Chi può giovarsi di una psicoterapia e di un supporto psicologico:
- chi si trova già in terapia farmacologica e viene consigliato di avviare una psicoterapia;
- chi si trova in condizioni di disagio personale per essere stato lasciato e non riesce a dimenticare la sua ex;
- chi deve affrontare momenti difficili o prendere decisioni importanti;
- chi soffre di attacchi d’ansia o di crisi depressive con attegiamenti ruminanti e/o ossessivi;
- l’adolescente che va male a scuola;
- il genitore in crisi di mezza età o il coniuge fedifrago in piena crisi coniugale;
- il soggetto in terza età alle prese con le proprie angosce di morte;
- chi vive la farmacoterapia come una offesa alla propria persona o un’inaccettabile dipendenza da “droghe”;
- tutti coloro che si sentono motivati ad una maggiore conoscenza di loro stessi;
Come avviene la consulenza psicologica e la terapia
Accertata la sussistenza delle condizioni basilari tra cui una domanda di cura sufficientemente motivata e determinata e una non indicazione ad un percorso di cura differente, il paziente viene invitato a parlare di sè e della sua famiglia cercando di focalizzare le aree di maggiore sofferenza e criticità. Questa operazione viene definita consultazione e può anche comportare di doversi incontrare tre o quattro volte prima di poter sancire l’avvio di una vera e propria psicoterapia.
La terapia basata sulla parola può essere condotta a seconda del lavoro e degli scopi prefissati, oltre che delle preferenze del paziente, in modalità vis-a-vis oppure con una tecnica di derivazione psicoanalitica utilizzando anche il lettino psicoanalitico.
Tutte le terapie psicologiche hanno come mezzo l’uso della parola e come scopo il miglioramento dello stato di benessere generale del paziente, il più ampiamente inteso.
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