Le competenze dello psicogeriatra non si limitano a quelle specifiche della psichiatria ma si estendono anche alle patologie di carattere somatico tipiche dell’anziano e alle relative terapie che possono addirittura essere, in alcuni casi, la causa dello scompenso psichico stesso.
Si costituisce così una nuova competenza, quella della psicogeriatria, che nei prossimi anni assumerà sempre più importanza nella nostra società.
Gli anziani raramente esprimono il loro disagio parlando di “tristezza o apatia”, come invece fanno i più giovani. Si tratta quasi sempre di lamentele su problemi fisici: per intenderci, i dolori e i cosiddetti acciacchi tipici della vecchiaia. A volte, questi non sono altro che il sintomo di un disagio più profondo, che affonda le sue radici in un vero e proprio disturbo psichico.
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Chi è lo psicogeriatra
lo psicogeriatra è un medico specializzato in psichiatria che si occupa della salute mentale e psicologica degli anziani.In particolare:
Lo psicogeriatra è anche denominato “Psichiatra per la Terza Età” o “Psichiatria per gli Anziani” in quanto in Italia non esiste una specializzazione formale in tale campo.
Si tratta di uno psichiatra che si è specializzato nella diagnosi e nel trattamento di patologie psichiatriche tipiche dell’anziano, come depressione, ansia, demenza e altri disturbi legati all’invecchiamento1.
Collabora con altri medici, come il geriatra e il medico di base, per garantire una presa in carico globale del paziente anziano con problemi di salute mentale.
Effettua una valutazione psicogeriatrica completa, visitando il paziente e indagando i sintomi, per poi impostare una terapia farmacologica e/o psicoterapica adeguata
Perchè è necessario uno Psicogeriatra
Le persone anziane sono spesso costrette in situazioni sociali di grande disagio e spesso sono soli. In un simile contesto, qualunque problema psichico si amplifica. Il soggetto anziano diventa inoltre più vulnerabile a sviluppare polipatologie ed a manifestare disturbi psicopatologici, con maggiore frequenza che nei giovani adulti, anche in risposta a condizioni psicosociali sfavorevoli.
La valutazione psicogeriatrica
È per questi motivi, dunque, che la valutazione del paziente psicogeriatrico, qualunque sia il disturbo
psicocomportamentale che manifesta, non può essere limitata all’analisi del solo disturbo psicopatologico, ma
deve essere integrata in una più ampia indagine che tenga conto di tutti gli aspetti (fattori biopsicosociali) che
determinano lo stato di salute del soggetto anziano.
Sono tanti i nemici che minacciano l’equilibrio psichico degli over 65: dai disturbi psichiatrici “classici” come schizofrenia, sindrome bipolare e depressione fino alla demenza senile. Questa emerge a volte solo con iniziali sintomi depressivi, mentre in altri casi può accompagnarsi a patologie d’altro tipo come il Parkinson.
La visita in psicogeriatria
In psicogeriatria la visita deve prendere in considerazione lo stato cognitivo dell’anziano in quanto una compromissione a questo livello è spesso presente e, in alcuni casi, può essere utile eseguire un approfondimento neuropsicologico per meglio determinarne il grado o per valutarne l’evolutività nel tempo.
Disturbi psichici dell’anziano
La demenza è una compromissione progressiva ed irreversibile dell’intelletto che aumenta con l’età; è una patologia che si sviluppa nel tempo e che porta gradualmente a perdere le funzioni mentali precedentemente acquisite. Le alterazioni di cui e’ responsabile coinvolgono la memoria, il linguaggio e i disturbi del comportamento come per esempio agitazione, irrequietezza, vagabondaggio, rabbia, violenza, tendenza ad urlare, disinibizione, disturbi del sonno e deliri.
I disturbi depressivi sono presenti in circa il 15% degli anziani. Sono presenti tutti i sintomi tipici della depressione nella popolazione non anziana ma a volte sono più difficili da identificare e possono essere confusi con quadri di deterioramento cognitivo; in questi casi si parla di pseudodemenza laddove si debba discriminare tra il deterioramento cognitivo nei soggetti geriatrici depressi (mancanza di attenzione, di concentrazione, deficit di memoria) e quello presente in una demenza vera e propria.
La terapia
La terapia farmacologica in psicogeriatria assume un ruolo cruciale nel migliorare la qualità della vita degli anziani, con l’obiettivo principale di mantenere il paziente il più a lungo possibile all’interno della comunità. Questo approccio si concentra non solo sulla gestione dei sintomi, ma anche sul rafforzamento dell’autonomia e sul supporto della funzionalità quotidiana del paziente.
In questa specialità, la selezione dei farmaci deve essere effettuata con estrema cautela, considerando la presenza di condizioni mediche preesistenti, la sensibilità agli effetti collaterali e le potenziali interazioni farmacologiche, che sono particolarmente rilevanti in età avanzata. L’uso di farmaci psicotropi, ad esempio, è spesso necessario per trattare disturbi come la depressione, l’ansia, la psicosi e i disturbi del sonno, che sono comuni tra gli anziani. Tuttavia, è fondamentale bilanciare l’efficacia terapeutica con la sicurezza del paziente, adattando le dosi e monitorando attentamente gli effetti.
Parallelamente alla farmacoterapia, la psicoterapia gioca un ruolo essenziale nel trattamento degli anziani. Tecniche come la terapia supportivo espressiva e la psicoterapia psicodinamica possono essere particolarmente efficaci nel gestire i disturbi dell’umore e dell’ansia, migliorando la capacità del paziente di affrontare lo stress e promuovendo strategie di adattamento più sane. La psicoterapia può anche essere utilizzata per aiutare gli anziani a confrontarsi con cambiamenti di vita significativi, come la pensione, la perdita di persone care o la progressiva perdita di indipendenza.
Un aspetto fondamentale della cura psicogeriatrica è l’attenzione al contesto sociale e familiare del paziente. Lavorare con le famiglie e i caregiver per creare un ambiente di supporto è vitale per il benessere a lungo termine degli anziani. Questo include la formazione dei caregiver su come gestire al meglio i disturbi comportamentali e cognitivi, oltre a fornire loro sostegno emotivo e risorse per ridurre il carico di assistenza.
In sintesi, la terapia in psicogeriatria richiede un approccio multidimensionale che tenga conto delle sfide uniche associate all’invecchiamento. L’obiettivo non è solo trattare i disturbi psichiatrici, ma anche promuovere un senso di dignità, autonomia e qualità di vita per gli anziani nella comunità.
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