Visita Psichiatrica Domiciliare Como

Come si svolge una Visita Psichiatrica? Tempi e scopi descritti in questa pagina di facile lettura. Chiedi maggiori informazioni al dott Federico Baranzini

Eseguo visite domiciliari psichiatriche in Como e nel circondario.

Questo servizio è rivolto a tutti coloro che per qualsiasi motivo non riescono o non vogliono raggiungere lo studio.

Quali sono i vantaggi della visita domiciliare:

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  • Maggiore privacy del paziente: questo oltre che essere vero è molto utile per approcciare quei pazienti molti diffidenti o tendenti, per loro patologia, a non uscire di casa perchè sospettosi di tutto e tutti;
  • Maggiore comodità non costringendo ad uscire o a compiere spostamenti con le difficoltà logistiche che ciò comporta che per aluni pazienti sono insormontabili (si pensi ai grandi anziani o ai disaili);
  • Nessun tempo vuoto o perdite di tempo in spostamenti (questo aspetto le rende particolarmente idonee a chi torna a casa tardi o ha solo ritagli di tempo per i propri impegni familiari o di lavoro, come è il caso di manager, dirigenti e liberi professionisti);
  • Maggiore collaborazione da parte del paziente che è portato ad aprirsi e confidarsi maggiormente con il medico potendo percepire una maggiore sicurezza emotiva trovandosi in casa sua (in compagnia di amici o parenti fidati) e quindi in un ambiente “sicuro” ;
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Attenzione! Queste servizio non intende sostituirsi al servizio di Continuità Assistenziale della ASL (ex Guardia Medica notturna e festiva) e per le sue caratteristiche NON può essere paragonato ad un servizio di Pronto Soccorso psichiatrico.

Per questo motivo non posso rispondere ad eventuali Urgenze o Emergenze per le quali siete invitati a rivolgervi al più vicino Pronto Soccorso o a chiamare subito il 118!

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Il Servizio in particolare rappresenta una opportunità per certe tipologie di pazienti:

  • pazienti anziani (>65 aa) e grandi anziani (>75 aa) che per le loro condizioni di salute o per precauzione non ritengono opportuno lasciare la propria abitazione, ma necessitano di una valutazione psicogeriatrica;
  • pazienti allettati, post intevento o infermi anche solo transitoriamente, che richiedono una valutazione psichiatrica urgente in attesa di potersi riprendere e tornare a uscire di casa;
  • pazienti con gravi Fobie Sociali o Agorafobie, che non riescono a lasciare la propria abitazione per l’intenso disagio che ciò gli comporterebbe;
  • pazienti con gravi forme di Paranoia e sospettosità che, con il supporto dei familiari, possono accettare una visita privata, riservata al domicilio;
  • pazienti portatori di Disabilità fisica e/o psichica, o deboli mentali, che non sono in grado di raggiungere lo studio per le difficoltà di trasporto, anche quando accompagnati da familiari;
  • pazienti gravemente Depressi, allettati e incapaci di vincere la patologica apatia e abulia che tale condizione produce e che per tale motivo stanno lasciandosi andare perdendo ore di lavoro, non attendendo a nessun compito o anche disattendendo la loro psicoterapia;
  • in generale tutti quei soggetti non portatori di gravi patologie psichiatriche, ma interessati ad una valutazione psicologica e psicoterapica, che per comodità o per necessità legata ai propri ritmi di lavoro (rietro al domicilio serale, poco tempo a disposizioneper gli spostamenti), preferiscono essere raggiunti a casa che non uscire (manager, single, dirigenti);
  • pazienti già in cura che hanno sviluppato gravi cardiopatie o con esiti di aggravamento acuto della salute cardiaca o con postumi di ictus cerebrale o infarto che non riescono a uscire di casa perchè hanno sviluppato fobie o stati di intensa ansia o, ancora, reazioni ansioso-depressive;
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Esistono dei presupposi senza i quali non potrà essere erogata alcuna prestazione:

  • il paziente deve essere  informato dell’arrivo a casa dello psichiatra, quindi deve essere conscio che sarà sottoposto a valutazione medica psichiatrica;
  • al momento della visita il paziente deve essere presente e deve essere vigile, lucido, accessibile e sufficientemente collaborante;
  • il paziente non deve trovarsi in casa solo, ma al momento della visita deve essere assistito da un familiare o da un familiare con un amico, presenti almeno alla prima visita;
  • la visita deve avvenire o al domicilio del paziente stesso o di un familiare stretto;
  • il pagamento della prestazione deve avvenire in sede, conclusa la prestazione
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Come si svolge la visita domiciliare

Il Servizio prevede che il paziente sia raggiunto a casa propria e che in quella sede si sottoponga ad una valutazione psicopatologica. A seconda di quanto potrò valutare, in loco, potrò richiedere che il soggetto:

  • esegua approfondimenti medici preliminari ad una eventuale prescrizione farmacologica. Spesso è necessario e utile avere una certificazione oggettiva dello stato di salute degli orgnai interni potenzialente oggetto di effetti collaterali (minimi solitamente) di alcuni psicofarmaci: esame emocromocitometrico ocn formula leucocitaria (esame del sangue), funzionalità epatica, funzionalità tidoidea, elettrocardiogramma i più frequenti;
  • un approfondimenti psicologico con test diagnostici o di livello intellettivo (test delle macchie; test WAIS, MMSE, HAM-A o HAM-D);
  • si sottoponga subito ad una terapia farmacologica che nel caso sarà mia premura illustrare sia nelle sue indicazioni sia per gli eventuali effetti collaterali;

Spesso la prima visita non è sufficiente a giungere correttamente ad una diagnosi precisa o a stabilire quale terapia farrmacologica avviare. E’ quindi necessario organizzare nuove visite in loco o, se le condizioni del paziente lo permettono anche in studio. Infatti in alcuni casi quento avviato al domicilio durante una visita domiciliare viene continuato o concluso nel mio studio. Anche quando si riesca ad avviare tempestivamente una terapia mirata è poi necessario poter monitorare il paziente e quindi mettere in calendario altre visite di controllo o di aggiustamento della terapia.

Il ruolo dei parenti e degli amici

E’ auspicabile che si possano coinvolgere amici stretti e parenti (coniugi, genitori, figli) in modo da poter raccogliere notizie cliniche e osservazioni da chi conosce meglio il paziente e ne può testimoniare il comportamento o le bizzarrie.

Il poter ottenere informazioni attendibili da terzi sul comportamento del paziente, circa le sue dichiarazioni, la sua storia recente e lontana è fondamentale per poter meglio orientare il processo diagnostico e quindi avviare celermente la terapia più corretta. In sostanza di accelerare i tempi.

Una volta fatta la diagnosi, impostata una teralia il ruolo del parente è fondamentale per la funzione di controllo e garanzia di adesione del paziente alle cure, specialmente nell’assunzione delle prescrizioni.