Uno sfogo personale sugli antidepressivi
Gentile dottore,
le scrivo perché a giudicare dai commenti dei pazienti, sembra una persona empatica.
Cercherò di essere breve anche se vorrei sfogarmi a lungo ma tuttavia ho ormai perso la fiducia. Sto assumendo sertralina 50mg da 2 settimane per un crollo che ho provato a gestire in ogni modo nel corso degli anni, ma senza successo. Crollo dovuto a una precedente cura con paroxetina che mi ha portato molti problemi, primo tra tutti una grave forma di disfunzione sessuale.
Negli anni ho cercato aiuto in ogni modo, ho contattato dottori, ho anche scritto su un famoso forum medico dove gli psichiatri presenti deridono le persone che come me soffrono di quella che ho scoperto chiamarsi pssd. Ho perso le speranze perché comunque ora sto iniziando nuovamente una "cura" con ssri.
Vorrei tanto che per miracolo l'assunzione stessa portasse un beneficio sessuale ma oramai ne dubito. Mi scuso per averla disturbata anche perché so che non può avere soluzioni per me.
Lo prenda solo come uno sfogo di una persona davvero a terra.
La saluto cordialmente
Gentile Alessandro,
apprezzo la sua iniziativa di aprirsi qui sul forum riguardo la sua difficile situazione. Da quello che racconta, percepisco un profondo senso di frustrazione e sconforto dovuto alle disfunzioni sessuali insorte in seguito all'assunzione di farmaci antidepressivi, in particolare la paroxetina.
La disfunzione sessuale da uso di SSRI, conosciuta come PSSD (Post-SSRI Sexual Dysfunction), è un effetto collaterale non comune ma può essere davvero invalidante per la qualità di vita. Mi dispiace che negli anni abbia trovato poco ascolto e comprensione da parte di alcuni colleghi.
Prima di tutto, vorrei chiarire se il suo sfogo è riferito in generale agli effetti collaterali sessuali dei diversi antidepressivi che ha provato nel tempo o se è più specificamente legato alla sertralina che ha da poco iniziato ad assumere. Questo mi permetterebbe di capire meglio la sua situazione attuale.
In secondo luogo, la rassicuro che esistono diverse strategie che possono essere messe in atto per cercare di limitare o mitigare gli effetti della PSSD, anche se purtroppo non esiste una soluzione risolutiva definitiva.
Tra le possibili opzioni ci sono l'aggiustamento del dosaggio dell'antidepressivo, l'eventuale cambio di molecola, l'associazione con altri farmaci per contrastare gli effetti sugli ormoni e la funzione sessuale o l'utilizzo di integratori naturali. Inoltre, un supporto psicoterapico mirato può essere di grande aiuto per gestire l'impatto psicologico di questo disturbo.
L'importante è non demordere e continuare a sperimentare diverse soluzioni sotto attenta supervisione medica. Ci sono diversi centri specializzati nella cura dei disturbi sessuali che potrebbero prenderla in carico in modo dedicato.
Non si perda d'animo, le situazioni difficili possono essere affrontate passo dopo passo, con pazienza e determinazione.
Un caro saluto.
Federico Baranzini
La ringrazio per la ridposta e la comprensione. Terrò il suo contatto per un eventuale confronto di persona per discutere altri approci. Per ora attendo che la sertralina faccia effetto sull’umore e in generale sui brutti sintomi (emicranie, capogiri, nausee, vomito, ecc.) che mi hanno afflitto negli ultimi due anni. Ora sono a 100mg al giorno da 2 settimane. So che devo attendere per vedere un risultato.
La saluto cordialmente