Sospensione di un antidepressivo: come si fa?
Buongiorno dott Baranzini
dopo 10 anni è tanta terapia si è deciso con il mio psichiatra ed lo psicologo di sospendere antidepressivo, molto cautamente, ma arrivata a sei gocce, ho nausea diarrea scosse in testa... Lo psichiatra dice non ha tutti succede ma devo continuare così: sono quasi al traguardo.
Dico ma anche con l'accortezza di scalare molto piano comunque vengono gli effetti delle dismissione?
Buongiorno Filomena,
La ringrazio innanzitutto per aver condiviso questa fase del suo percorso terapeutico con me. È un grande passo che ha intrapreso insieme al suo psichiatra e al suo psicologo, e apprezzo la fiducia che mostra nel condividere queste informazioni.
La sua domanda riguarda l'esperienza di sospensione dell'antidepressivo, e comprendo le preoccupazioni che possono sorgere in questa fase. La sospensione di un antidepressivo, anche quando viene effettuata in modo molto graduale, può comportare alcuni effetti collaterali, che possono variare da persona a persona.
Gli effetti da Lei menzionati, come nausea, diarrea e scosse in testa, rientrano tra i possibili sintomi di dismissione di un antidepressivo.
È importante sottolineare che non tutti sperimentano questi sintomi e che la gravità può variare. La decisione di sospendere l'antidepressivo dovrebbe essere presa in base alla situazione clinica individuale e sotto la supervisione dello psichiatra.
Sebbene possano essere sgradevoli, questi sintomi tendono generalmente a migliorare nel tempo, specialmente se la sospensione è stata effettuata gradualmente. È fondamentale continuare a seguire le indicazioni del suo psichiatra. Se gli effetti collaterali persistono o peggiorano, è importante comunicare immediatamente con il suo professionista della salute mentale. Potrebbero essere necessari aggiustamenti nel piano di sospensione.
Inoltre, è sempre utile confrontarsi anche con il suo psicologo per affrontare qualsiasi ansia o preoccupazione che questa transizione possa generare.
Le auguro sinceramente il meglio in questo processo di sospensione. Continui a seguire il piano terapeutico con cautela e fiducia. Se ha ulteriori domande o preoccupazioni, non esiti a condividerle.
Cordiali saluti,
Federico Baranzini