Sospensione CIPRALEX (escitalopram) e gravidanza
Gentile Vanni,
la ringrazio per la domanda. Sempre di attualità e interesse.
L'assunzione di Cipralex (escitalopram) durante la gravidanza può aumentare il rischio di alcune complicazioni per il feto come riscontrato da alcuni studi.
Alcuni studi infatti suggeriscono che l'assunzione di citalopram/escitalopram per tutta la durata della gravidanza può aumentare la possibilità di problemi correlati alla gravidanza come il parto pretermine (nascita prima delle 37 settimane di gravidanza) e il basso peso alla nascita alla nascita).
Altri studi hanno dimostrato che l'uso di escitalopram in gravidanza può aumentare leggermente la possibilità di problemi cardiaci nel bambino. I neonati esposti agli SSRI in tarda gravidanza possono presentare un rischio maggiore di ipertensione polmonare persistente del neonato (PPHN).
Tuttavia, è importante notare che il rischio complessivo di danni al bambino in crescita è ridotto e la maggior parte degli studi ha rilevato che il rischio assoluto di problemi di sviluppo è ancora basso.
È importante discutere i rischi e i benefici dell'assunzione di Cipralex durante la gravidanza con il proprio medico. Il medico potrebbe consigliare di attendere un periodo di tempo dopo la sospensione di Cipralex prima di cercare una gravidanza, al fine di garantire una stabilizzazione adeguata della sua condizione mentale ed essere sicuri che non se ne ripresenti la necessità.
Affrontare una gravidanza in stato depressivo non è mai augurabile e pone seri dubbi sulla opportunità di sospenderne l'uso.
Per questo, se è vero che tecnicamente, in qualche settimana ogni traccia di escitalopram sarà allontanata dal suo corpo una volta sospeso, è anche altrettanto vero che prima di intraprendere una gravidanza si deve essere certi di aver ottenuto una certa stabilità emotiva.
Cordiali saluti
Federico Baranzini