Scalaggio della FLUOXETINA: come fare?
Buongiorno,
da circa 1 anno assumo una compressa ogni mattina di FLUOXETINA da 20 mg. Presa in sostituzione della PAROXETINA , per alleviare dei disturbi d'ansia.
Mi ritrovo dopo un anno ad aver risolto anche con la terapia e altri metodi i miei disturbi. Vorrei smettere di prendere la fluoxetina. Consideri che fino a 6 mesi fa prendevo anche xanax e levopraid, scalati e smessi completamente da 6 mesi appunto.
Ho provato a prendere la versione in soluzione orale della fluoxetina, che corrisponde come dosaggio dei 20mg a 5ml.
Pensavo di scalare 0.25 alla volta, ma non mi sono fatta un'idea del tempo di scalaggio.
Secondo lei ogni quanto tempo devo scalare?
Mi devo aspettare dei sintomi di rimbalzo?
Grazie molte.
Gentile Tiziana
la ringrazio per la domanda che mi permette di trattare un tema in farmacologia importante e misconosciuto ai non addetti ai lavori. Quello della rilevanza del tempo di emivita dei farmaci antidepressivi SSRI e di quanto questo incida sulla velocità di decalage e la probabilità di incorrere o meno in sintomi da rimbalzo.
La fluoxetina, un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI), ha un'emivita relativamente lunga rispetto ad altri SSRI e inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI). L'emivita di eliminazione della fluoxetina è di circa 1-4 giorni, mentre quella del suo metabolita norfluoxetina varia da 7 a 15 giorni. Questa emivita prolungata può essere vantaggiosa nei pazienti con scarsa compliance, in quanto può offrire un potenziale vantaggio in termini di sicurezza rispetto agli SSRI ad azione più breve per quanto riguarda la brusca interruzione della terapia.
In confronto, altri SSRI hanno emivite più brevi. Ad esempio, la paroxetina (DROPAXIN) ha un'emivita di circa 24 ore, mentre la sertralina (ZOLOFT) ha un'emivita compresa tra 22 e 36 ore.
Gli SNRI, invece, hanno emivite relativamente brevi, che variano da 8 a 14 ore. Ad esempio, l'emivita della venlafaxina è di 5 ore per il rilascio immediato e di 11 ore per il rilascio prolungato.
La lunga emivita della fluoxetina può portare a minori sintomi di astinenza o rimbalzo al momento della sospensione rispetto ad altri SSRI e SNRI con emivite più brevi. Tuttavia, è importante notare che se un paziente sviluppa sintomi avversi intollerabili durante l'assunzione di fluoxetina, può soffrire di questi sintomi per diversi giorni o settimane, mentre il farmaco e i suoi metaboliti vengono eliminati dall'organismo.
Quindi in conclusione la riduzione di dose è una operazione tutto sommato più facile di altre molecole ma questo non dovrebbe abilitarla a agire da sola. Solo il suo medico o psichiatra che la segue e le ha prescritto il farmaco può darle indicazioni precise e sicure per intraprendere il decalage della molecola.
Cordiali saluti
Federico Baranzini