Farà di nuovo effetto il farmaco antidepressivo?
Gentile Donatella,
la ringrazio per aver condiviso la sua situazione clinica in modo così approfondito. Capisco che da molti anni soffre di ansia generalizzata e depressione, per le quali ha fatto uso di diversi farmaci antidepressivi nel corso del tempo.
Se posso riassumere, lei assumeva Enact e Prazene con buoni risultati fino al 2021, quando dopo il vaccino anti-Covid ha avuto una ricaduta dei sintomi. Da allora ha provato vari SSRI e SNRI (Paroxetina, Efexor, Duloxetina, Sertralina) senza però ottenere gli stessi benefici. Attualmente sta assumendo Anafranil, ma dopo un iniziale miglioramento l'ansia è ricomparsa.
Comprendo le sue preoccupazioni e il timore che dopo tanti anni di terapia antidepressiva il suo organismo si sia "assuefatto" a questi farmaci, rendendo difficile individuarne di nuovi realmente efficaci.
In realtà, non vi sono evidenze scientifiche che l'utilizzo prolungato di antidepressivi causi una sorta di tolleranza farmacologica. Piuttosto, nel suo caso specifico, è probabile che nel 2021 si sia verificato un peggioramento del disturbo depressivo, che ha reso necessario rimodulare la terapia.
La scelta dell'antidepressivo più adeguato si basa su diversi fattori, come la tipologia di sintomi, la presenza di effetti collaterali e la risposta individuale.
Per questo a volte è necessario provare più opzioni prima di trovare quella ottimale. Ci tengo però a farle notare, aspetto tutt'altro che secondario e spesso misconosciuto, che gli la presenza di effetti collaterali non significa che un farmaco sia inefficace o inutile. I due aspetti sono disgiunti: provare effetti spiacevoli per la presenza di effetti collaterali non pregiudica la "bontà" di un farmaco ovvero la possibilità di stare meglio usandolo al dosaggio corretto.
Spesso questi aspetti vengono confusi e il paziente si ritrova a cambiare continuamente farmaco: per gi antidepressivi invece il tempo e l'attesa sono fondamentali!
Nel suo caso, potrebbe discutere con il suo medico per un potenziamento della dose di Anafranil, monitorando l'efficacia nelle prossime settimane. In combinazione, una psicoterapia mirata può essere d'aiuto nel controllare i sintomi residui. Non si scoraggi, sono fiducioso che insieme al suo psichiatra troverete la soluzione farmacologica migliore.
Spero di esserle stato utile con queste spiegazioni, rimango a disposizione se desidera approfondire o se ha bisogno di ulteriori chiarimenti. Le auguro di cuore di ritrovare presto il suo equilibrio e benessere psicofisico.
Cordiali saluti,
Federico Baranzini