EFEXOR capsule a rilascio prolungato o pronto/immediato?
Salve,
gradirei sapere che differenza c’è tra EFEXOR 75 mg a rilascio prolungato ed EFEXOR a rilascio immediato o pronto. Il rilascio prolungato mi crea reflusso, pizzicore in gola. Chissà se prendendolo nella formulazione a pronto rilascio può migliore questo effetto collaterale in quanto per me rimane un farmaco che funziona bene.
Grazie mille
Gentile Simon,
EFEXOR (venlafaxina) è un farmaco antidepressivo che può essere disponibile in diverse formulazioni, tra cui il rilascio immediato e il rilascio prolungato.
L'Efexor a rilascio immediato è solitamente prescritto in dosi multiple durante il giorno, mentre l'Efexor a rilascio prolungato viene somministrato in una sola dose al giorno, essendo progettato per rilasciare il principio attivo lentamente nel corso del tempo.
Il vantaggio dell'Efexor a rilascio prolungato è che fornisce una copertura continua dell'effetto terapeutico e riduce la frequenza delle dosi da prendere migliorando l'adesione alle cure e non portando a picchi plasmatici della molecola. Tuttavia, può causare effetti collaterali diversi rispetto alla formulazione a rilascio immediato: alcune persone possono sperimentare disturbi gastrointestinali o altri effetti collaterali come quelli che hai descritto (reflusso e pizzicore in gola).
Certamente va anche detto che è possibile che alcuni degli effetti collaterali avvertiti con l'Efexor a rilascio prolungato siano causati dalla presenza di certi eccipienti utilizzati in questa formulazione, che non sono presenti nella formulazione a rilascio immediato o pronto. Ad esempio, gli eccipienti utilizzati per la formulazione a rilascio prolungato potrebbero includere polimeri o altre sostanze che possono interferire con la normale funzione del tratto gastrointestinale e causare problemi digestivi come reflusso e irritazione della gola.
Tuttavia, è importante notare che la presenza di questi eccipienti non è necessariamente dannosa per tutti i pazienti, e che la formulazione a rilascio prolungato può essere la scelta migliore per alcune persone a seconda delle loro esigenze terapeutiche e dello stile di vita.
Cambiare alla formulazione a rilascio immediato potrebbe ridurre questi effetti collaterali ma questo dovrebbe essere sempre fatto sotto la supervisione del medico curante, che può valutare se il cambiamento è sicuro e appropriato per lei, e se la dose deve essere regolata.
La ringrazio per la domanda e la saluto cordialmente
Federico Baranzini
Dottore,
le risulta una incompatibilità fra haldol ed efexor in un paziente che ha usato efexor per molti anni prima di doverlo interrompere bruscamente con vari sintomi negativi?
Grazie molte, Jacopo
Buongiorno Jacopo,
aloperidolo (haldol) appartiene alla categoria degli antipsicotici e come tutti questi farmaci può presentare degli effetti collaterali. In particolare il più noto si può verificare a livello cardiaco, con il prolungamento dell’intervallo QT (cosiddetta sindrome del QT lungo), un parametro elettrofisiologico che solitamente deve essere monitorato prima e durante il trattamento eseguendo un semplice ECG.
Alcune persone possono essere predisposte a tale fenomeno, ma in genere tale evenienza è rara. Associare l’uso di più farmaci che possono agire su tale alterazione come nel caso da lei citato può, in linea teorica, avere degli effetti di prolungamento del QT.
Nella mia esperienza clinica in realtà non ho mai incontrato tale casistica. Pertando le direi per rispondere alla sua domanda, che non vi è una controindicazione assoluta, ma la necessità di agire con prudenza valutando pro e contro di tale associazione e monitorando il decorso della cura.
«Primum non nocere, secundum cavere, tertium sanare.» «In primo luogo non fare del male, come seconda cosa agisci in sicurezza, infine favorisci la guarigione.»
Federico Baranzini