Depressione, psicofarmaci e disfunzione sessuale
Il mio lui, dopo un anno super stressante di lavoro nel quale non si è mai risparmiato, ora che sono iniziate le ferie è entrato in uno stato di esaurimento nervoso e/o depressivo.
I sintomi sono insonnia, incubi notturni, stanchezza, sonnolenza, mal di testa, irritabilita', isolamento, pensieri negativi sulla vita e sul futuro, scarsa autostima, disturbi gastrointestinali, tachicardia, sfiducia in se stesso, mancanza di gioia e di pensieri positivi, vuoto interiore.
Passa tutto il tempo in camera dormendo, cercando di recuperare la stanchezza e ritrovare se stesso con un distacco netto rispetto al lavoro (mail/WhatsApp) ma anche da tutto il resto.
Riconosce il malessere ma non si sente pronto ad andare da un terapista anche perché è una persona molto razionale che non ha mai sofferto di questi disturbi.
Sono riuscita a farlo parlare per telefono con un'amica psichiatra la quale gli ha prescritto 1 compressa di Tavor da 1mg per dormire, 1 Compressa di Escilatopram da 20 mg e 2 compresse di Quietidia.
La mia preoccupazione è che avendo già lui manifestato problemi legati alla sfera sessuale (episodi di anorgasmia pur con eccitazione sessuale in fase depressiva latente al quale è seguita successiva perdita di interesse e di approccio sessuale nella fase attuale di depressione più acuta) l'uso di questo antidepressivo aggravi i problemi della sfera sessuale che potrebbero permanere e/o cronicizzarsi anche quando starà meglio.
Cosa mi consigliate?
È giusta la terapia o avrebbe potuto prendere altro?
Gentile Manuela,
mi dispiace sentire delle difficoltà che il suo partner sta attraversando. Affrontare uno stato di esaurimento o depressione può essere molto impegnativo sia per la persona interessata che per i suoi cari e lei sicuramente dimostra un forte attaccamento.
Cercherò di rispondere alle sue domande in modo dettagliato.
1. Sul suo stato di esaurimento/depressione: La descrizione che ha fornito riguardo ai sintomi del suo partner è molto dettagliata e sembra indicare uno stato di esaurimento, a volte chiamato "burnout", che può sfociare in una condizione depressiva se non gestito adeguatamente. Il fatto che lui stia evitando attività lavorative e altri impegni può essere una reazione di autodifesa, un modo per cercare di recuperare.
2. Riluttanza verso la terapia: È comune per molte persone, soprattutto per quelle che tendono a essere razionali o che non hanno mai affrontato questi problemi prima, sentire una certa riluttanza a cercare aiuto psicologico. Tuttavia, è importante capire che la salute mentale è altrettanto reale e importante quanto la salute fisica. Un terapeuta o uno psicologo potrebbe fornire strumenti e strategie per affrontare e gestire questi sentimenti.
3. Riguardo ai farmaci prescritti:
- Tavor (lorazepam): Questa è una benzodiazepina spesso usata per l'ansia acuta e può aiutare con i sintomi come l'insonnia. Tuttavia, l'uso a lungo termine potrebbe portare a dipendenza.
- Escitalopram: È una molecola SSRI utilizzato per trattare la depressione e l'ansia. Lei ha correttamente notato che gli SSRI possono causare effetti collaterali sessuali. Se il suo partner ha già manifestato questi problemi, potrebbe essere utile discuterne con il medico.
- Quietidia: è un integratore alimentare studiato per favorire il rilassamento e il benessere mentale riducendo lo stress. È formulato con L-teanina, magnesio ed estratti secchi di piante come la passiflora e la scutellaria. Quetidia si presenta sotto forma di compresse o capsule e si assume per via orale. Non mi risulta vi siano prove che suggeriscano che la Quetidia abbia un impatto sulla funzione sessuale maschile.
4. Preoccupazioni sulla sfera sessuale: Gli effetti collaterali degli SSRI sulla sfera sessuale sono ben noti. Se il suo partner avverte questi effetti, o se ha preoccupazioni al riguardo, è importante discuterne con il medico. Esistono altri antidepressivi che potrebbero avere un profilo di effetti collaterali diverso, per citarne alcuni solo a titolo informativo, la VORTIOXETINA o la DULOXETINA o il BUPROPRIONE, ma la scelta del farmaco dipende dalla situazione clinica individuale e dalle decisioni del curante.
Concludendo, è essenziale che il suo partner riceva il sostegno di cui ha bisogno, sia attraverso l'assistenza medica che attraverso l'appoggio delle persone care. La vostra comprensione e pazienza saranno fondamentali mentre lui cerca di recuperare e trovare il proprio equilibrio.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini