Crisi di rabbia dopo sospensione di EN e Zoloft
Gentile Marco,
la ringrazio per il suo contributo.
Da quello che riporta essere accaduto a sua cugina potremmo supporre almeno due o tre considerazioni.
La prima è relativa alla cura, che da quello che leggo era essenzialmente costituita da un antidepressivo (lo zoloft) e una benzodiazepina (EN). Una terapia coerente per un disturbo depressivo ma non propriamente per un disturbo dell’umore di tipo bipolare che solitamente, se confermato, prevede necessariamente -come da linee guida- l’uso di uno stabilizzatore dell’umore. La diagnosi di bipolarità non è sempre facile da confermare in quanto è necessario tempo e una ottima conoscenza della persona e della sua storia medica e patologica. Vi erano stati in passato segni del genere? Crisi simili o peggiori? Spesso il disturbo bipolare si pone in diagnosi differenziale con il disturbo borderline della personalità, per alcuni sintomi simili che hanno in comune.
Una seconda considerazione riguarda l’indicazione alla sospensione della cura antidepressiva in vista di una anestesia generale. E’ vero che è l’anestesista a dover decidere -in quanto responsabile- cosa consigliare al pazienze ma devo anche aggiungere che nella mia esperienza di clinico non mi è mai capitato di registrare questo tipo di richieste ovvero, per essere più precisi, tale opzione è sempre stata discussa tra me e l’anestesista in ordine ai pro e ai contro di una possibile sospensione. Per dirla in altri termini, dipende sempre da caso a caso e nella maggior parte dei casi o c’erano rischi elevati di scompenso del paziente alla sospensione o al contrario prevalevano i rischi anestesiologici legati alla durata dell’intervento. Evidentemente è stato valutato un basso rischio dalla sospensione nei confronti di sua cugina. Per quanto rapida una sospensione di EN e ZOLOFT non può, nella mia esperienza, giustificare completamente una sintomatologia così eclatante e aggressiva. Un po’ di disforia e nervosismo si, ma tale crisi mi pare alquanto poco spiegabile.
La terza considerazione riguarda la possibilità non secondaria, che sua cugina per motivi non noti e concomitanti alla dismissione dei farmaci e dell’intervento (evento di per sè stressante che si somma al lutto subito!) sia andata incontro ad uno scompenso psicopatologico, probabilmente di matrice psicotica, forse mai accaduto o osservato in precedenza. In tal caso le cure dovrebbero essere altre, a base di farmaci antipsicotici come i neurolettici.
Mi chiede se dovete chiamare qualcuno? Si, se sua cugina non accettasse le cure e diventasse ancora più aggressiva. Chiamate il 118.
Spero di esserle stato di un qualche aiuto.
Un cordiali saluto
Federico Baranzini
Dottore,
per prima cosa complimenti e grazie per la sua volonta’ di darmi una spiegazione cosi accuratamente dettagliata… non capita spesso! E dalla sua risposta e dall'evoluzione dell'esperienza di mia cugina che ad oggi c'è stata, vedendo la sua risposta, capisco quanto sia competente.
Proprio cosi dottore a mia cugina hanno diagnosticato un disturbo schizzo affettivo dopo la fase acuta di psicosi e dopo 4 settimane di TSO. Oggi è a casa con la puntura xeplion, tolep 300 due compresse e gocce en 20 gocce per un problema psicomotorio peggiorato in queste settimane, praticamente deve sempre camminare non riesce a stare ferma.
Il 3 giugno facciamo la seconda puntura diminuendo la dose a 75mg: comunque dottore mia cugina già da piccola ha sempre avuto problemi e episodi borderline, visioni nel sonno che gli parlavano ecc ecc... ma diciamo anche che quando diventava un po' aggressiva erano episodi con coscienza, cambi repentini d’umore tra gioia e istinto violento, nervoso o depressivo. Capitavano due volte al mese, a volte una volta ogni 3/4 mesi, poi negli ultimi anni con la pandemia si è sempre più emarginata nel suo mondo nonostante io con lei ho sempre trovato il modo di portarla fuori in campagna, al mare ecc ecc
Con la morte della mamma e le varie difficolta, delusioni dei parenti, per alcuni problemi familiari e cose non carine verso di lei ricevute ha cominciato inizialmente la sera a parlare da sola irritata e veloce con rabbia poi è arrivata la depressione che ha cominciato a cambiare anche il modo di parlare con fiato corto, poi la paura dell’operazione ad un calcolo e via via fino a strillare e a fare cose che dottore non riesco a dirle non immagina in quei due giorni prima del TSO che cosa ha combinato. Il problema che in tutto ciò ora lei è anche convinta di essere una dea: è sempre stata affascinata da queste cose mistiche ma non cosi tanto!
Comunque spero solo che queste medicine a lungo andare non gli creino altri problemi avendo anche già la tiroide di Hashimoto, ora è uscita dalla fase acuta, deliri, allucinazioni ecc ecc
Non so come ringraziarla dottore lei è stato utilissimo e professionalmente serio!
Il caso di mia cugina è proprio la sua terza considerazione che mi aveva descritto: psicosi in disturbo schizzo affettivo.
A presto