Antidepressivo e sindrome del QT lungo
Buongiorno Dottore
sono Patrizia, ho 48 anni e vent'anni fa, a causa di un errore chirurgico, sono rimasta paralizzata.
Hanno visto un'alterazione dell' intervallo QTc a 546 mmsec. Ho sempre preso CITALOPRAM per i disturbi d’ansia. Me lo hanno sospeso e, purtroppo, lo psichiatra che me lo aveva prescritto è deceduto.
Volevo farle due domande.
La prima quali sono gli antidepressivi che potrei utilizzare per non andare a impattare sull' intervallo QT.
Grazie Cordialmente
Gentile Patrizia,
Mi dispiace per le difficoltà che sta affrontando. È importante considerare con attenzione la gestione dei disturbi d'ansia, specialmente in presenza di un intervallo QTc prolungato. La scelta di un antidepressivo appropriato in questi casi richiede un'attenta valutazione medica.
Gli antidepressivi che sono generalmente considerati a minor rischio di influenzare l'intervallo QT includono:
1. Sertralina: Spesso considerata una scelta sicura in pazienti con preoccupazioni riguardo all'intervallo QT. È un SSRI, come il Citalopram, ma con un profilo di sicurezza leggermente diverso.
2. Escitalopram: Benché strutturalmente simile al Citalopram, l'Escitalopram tende ad avere un impatto minore sull'intervallo QT, ma va usato con cautela.
3. Bupropione: Questo antidepressivo non solo ha un basso rischio di prolungare l'intervallo QT, ma può anche essere utile per i pazienti con disturbi d'ansia.
4. Mirtazapina: Un altro antidepressivo che generalmente ha un basso rischio di influenzare l'intervallo QT.
5. Venlafaxina: A dosi moderate, questo antidepressivo SNRI tende ad avere un rischio minore di influenzare l'intervallo QT, ma è importante monitorare attentamente la dose.
6. Vortioxetina: è un'altra opzione che potrebbe essere presa in considerazione per il trattamento dei disturbi d'ansia, specialmente in pazienti con preoccupazioni riguardanti l'intervallo QTc. È un antidepressivo che appartiene alla classe degli inibitori del reuptake della serotonina e degli antagonisti del recettore 5-HT3, 5-HT1D, e 5-HT7, nonché agonista parziale del recettore 5-HT1B e modulatore del recettore 5-HT1A.
La vortioxetina è generalmente ben tollerata e ha dimostrato un basso rischio di prolungamento dell'intervallo QTc. Tuttavia, come con qualsiasi farmaco, è importante valutare i benefici e i rischi individuali. Il profilo di effetti collaterali della vortioxetina può differire da quello di altri antidepressivi, e può includere sintomi come nausea, vertigini e cefalea.
È essenziale che queste opzioni siano discusse e valutate con un medico, idealmente uno specialista in psichiatria o un cardiologo, dato il suo specifico profilo di salute e la storia medica. Ogni farmaco ha il suo profilo di effetti collaterali e rischi, e la scelta del trattamento più adatto dipende da molti fattori, inclusi altri aspetti della sua salute e altri medicinali che potrebbe assumere.
Inoltre, valuti l'integrazione del trattamento farmacologico con terapie non farmacologiche, come la terapia cognitivo-comportamentale, che può essere molto efficace nel gestire l'ansia.
Ricordi sempre di consultare un medico prima di iniziare o cambiare qualsiasi trattamento.
Con i migliori auguri
Federico Baranzini