Zoloft e interazione con test di laboratorio

Zoloft e interazione con test di laboratorio

Forum Domande & RisposteCategoria: Psicodiagnostica e TestZoloft e interazione con test di laboratorio
Massimilano asked 2 mesi ago

Buongiorno Dottore,

la ringrazio tantissimo per il servizio che offre.

Sarò molto breve per non darle troppo disturbo.

Sto prendendo ZOLOFT da circa una settimana per disturbo ossessivo compulsivo acuto.
Nei prossimi giorni vorrei effettuare una analisi del sangue per trovare un virus in modalità di biologia molecolare (PCR) ed ho il terrore che il farmaco che prendo possa interferire e portare ad risultato falso positivo.

Potrebbe fornirmi qualche delucidazione in merito?

Grazie.

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1 Risposte
dr Federico Baranzini Staff answered 1 mese ago

Buongiorno Massimiliano,

grazie a lei per le sue parole gentili e per aver condiviso la sua domanda con precisione.

Veniamo alla sua domanda: lei sta assumendo Zoloft (sertralina) da circa una settimana, e sta per sottoporsi a un esame PCR per la ricerca molecolare di un virus. Teme che l’assunzione del farmaco possa interferire con il test e dare un falso positivo.

La risposta è rassicurante: no, la sertralina (Zoloft) non interferisce in alcun modo con i risultati dei test molecolari tipo PCR (reazione a catena della polimerasi). Si tratta infatti di un farmaco che agisce sul sistema nervoso centrale, modulando la serotonina, e non ha alcun effetto o interferenza conosciuta sui meccanismi biochimici usati nei test di biologia molecolare. I test PCR si basano sulla rilevazione del materiale genetico di virus specifici (DNA o RNA), e l’assunzione di farmaci psichiatrici non altera questi risultati, né li rende falsamente positivi o negativi.

È importante distinguere questo tipo di esami da altri test, come quelli immunologici o tossicologici, che invece possono in rari casi essere influenzati da alcuni farmaci. Ma non è il caso della sertralina e non è il caso della PCR.

Quello che invece mi sembra importante, da psichiatra, è accogliere e comprendere il significato profondo della sua domanda: il bisogno di certezza assoluta, il timore che un farmaco possa in qualche modo "falsare" un risultato importante, rientra in pieno nelle dinamiche tipiche del disturbo ossessivo-compulsivo, in particolare nella forma con preoccupazioni somatiche o di contaminazione. È parte della malattia e non una mancanza di razionalità da parte sua. La terapia con Zoloft, se ben tollerata, è proprio indicata per ridurre gradualmente questo tipo di pensieri intrusivi e per aiutarla a uscire dal circolo vizioso del controllo continuo.

Spero davvero di averla rassicurata. Può effettuare l’esame con serenità: il farmaco non interferirà in alcun modo. E la invito a continuare con fiducia la cura, magari accompagnandola con un percorso psicoterapico specifico per il DOC, che è spesso la combinazione più efficace nel tempo.

Le auguro di cuore di trovare presto un po’ di sollievo da queste paure che la tengono in scacco.

Cordiali saluti,
Federico Baranzini

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