Ipometabolismo alla PET: Depressione o Demenza?
Salve,
le scrivo in merito a mio padre. Cerco di essere breve.
Mio padre ha 74 anni e ha avuto una vita difficile. Divorzio con mia madre che urlava e minacciava, una figlia handicappata e tanti altri problemi.
La sua tendenza è stata quella di chiudersi e credo nel tempo di avere così tanta ansia da ricercare sempre problemi da risolvere. Negli anni sono peggiorati i problemi di attenzione (non si riusciva sempre a parlare in maniera normale senza dover ripetere le cose) e disturbi somatici (ipocondria) e alimentari (fissazioni su diete strambe, ha eliminato per anni cibi glicemici, mangiava poco quando solo).
Con il covid si è ritrovato più solo di sempre (viveva già solo) e ha smesso di prendersi cura della casa, rimaneva a fissare il vuoto, aveva fatto ammuffire tutto in frigo e non mangiava più. Il suo medico ha sempre sostenuto soffrisse di distubi schizofrenici o di tipo dissociativo ma lui non è mai voluto andare da un geriatra o psichiatra a parte questo ultimo periodo.
Prende ora antidepressivi da un mese ma ho paura che si sia evoluto tutto in demenza in quanto ha perdite di memoria, deambula male ma a volte riesce a scalare sentieri di montagna con facilità, lascia luci accese ecc ecc...Io spero ancora sia una pseudodemenza ma vorrei un consulto da uno psichiatra per capire se si può ancora fare qualcosa.
Se non disturbo ancora scrivo qui il referto della PET (dalla RM risulta atrofia corticale e sottocorticale e dilatazione ventricoli): "deficit di radiofissazione a livello precuneo, regioni prefontali mediali, regioni sensomotorie e regione parietale destra, cingolato anteriore e regione parietale superiore e inferiore di sinistra. spazi liquorali dilatati bilateralmente. Nei limiti la rappresentazione del cervelletto. Non documentabili aree di accumulo da riferire a presenza di malattia ad alto metabolismo glicemico".
E' un quadro preoccupante di demenza vascolare o posso ancora sperare sia una pseudo demenza?
La ringrazio per la risposta e le auguro una buona serata.
Buongiorno Valentina,
la ringrazio per il suo contributo che mi permette di affrontare un tema a me caro occupandomi di terza età in ambito psichiatrico da tempo.
Da quello che descrive parrebbe che il papà abbia avuto un progressivo scivolamento in quello che oggi potrebbe essere descritto come uno stato depressivo o di pseudodemenza. Abitudini di vita quelle descritte significative per una condizione depressiva (soprattutto l'isolamento, la non cura di sè e della case ecc..), ma anche compatibili con aspetti di personalità anancastica. Questo per mettere a fuoco che probabilmente, ma non spetta a me fare diagnosi, suo padre già presentava segni di malessere psicologico peggiorati con la separazione (come spesso avviene dopo eventi di vita traumatici).
Detto ciò, si può aggiungere che spesso la depressione (ma in generale di disturbi dell'umore) rappresentano il primo segno di un sottostante processo involutivo progressivo e come tale possono precedere anche di molti anni la comparsa di demenza. Purtroppo però la diagnosi differenziale non è sempre immediata anche perché la depressione maggiore in terza età porta con sè sintomi di tipo cognitivo.
Non so se questo sia il caso di suo padre, lo potrà certamente stabilire il neurologo o il geriatra che lo ha in cura, ma alcuni aspetti della PET e della RMN encefalo (evidentemente se glieli hanno prescritti è perchè il collega ha ravvisato la necessità di dirimere il dubbio diagnostico, essendo la PET più che la RMN indicata proprio in questi casi mostrando alterazioni che alla RMN comparirebbero molto tempo dopo - RMN tra l'altro già positiva per atrofia) mostrano proprio un ipometabolismo delle regioni prefrontali, parietali e cingolato anteriore che confermano la presenza quindi di un danno organico diffuso.
Dei test neuropsicologici non glieli hanno prescritti?
Secondo il principio di una conferma "Ex iuvantibus" una terapia con SSRI è indicata, ma solo con il tempo la diangosi differenziale verrà a sciogliersi.
Cordiali saluti
Federico Baranzini