Scalare Minias
Gentilissimo Dottore,
sono un uomo di 37 anni. Da qualche settimana soffro di insonnia iniziale.Il neurologo mi ha prescritto MINIAS 10 gocce per 30 gg. Successivamente, scalare il farmaco 1 goccia al giorno.Sono arrivato a 8 gocce, ma i problemi di insonnia si sono ripresentati.Il mio medico di famiglia mi ha prescritto LAROXYL 1 goccia da prendere per facilitare l'abbandono della benzodiazepina, da assumere almeno con 2 ore di distanza.Secondo Lei è una terapia corretta?Grazie
1 Risposte
Buongiorno Gianni,
La ringrazio per aver condiviso con me le sue preoccupazioni e la sua esperienza. È difficile quando il sonno, un bisogno così fondamentale, diventa un problema.
Le benzodiazepine come il Minias (principio attivo: lormetazepam) sono spesso prescritte per trattare l'insonnia a breve termine, ma tendono a perdere la loro efficacia nel tempo e possono creare dipendenza, rendendo difficile la loro sospensione. L’uso di Laroxyl (principio attivo: amitriptilina), un antidepressivo triciclico, può essere utile in alcune situazioni per gestire i sintomi dell'insonnia, soprattutto se correlata a tensione o ansia, ed è noto per il suo effetto sedativo.
Per quanto riguarda la sua domanda specifica sulla concomitanza di questi due farmaci, è fondamentale che sia seguito da un medico che conosca bene la sua anamnesi clinica, i suoi sintomi e le sue esigenze individuali. La prescrizione di più farmaci, specialmente quando uno è in fase di riduzione o sospensione, deve essere gestita con attenzione per evitare interazioni o effetti collaterali. In generale posso dirle che l'uso di una benzodiazepina e un antidepressivo è molto molto comune e diffusa anche per i disturbi del sonno.
Il trattamento dell'insonnia spesso beneficia anche di approcci non farmacologici, come l'igiene del sonno e la terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia (CBT-I), che possono aiutare a modificare i comportamenti e i pensieri che interferiscono con il sonno.
Mi auguro che la combinazione di farmaci e, se appropriato, interventi non farmacologici, possa aiutarla a ritrovare un sonno riposante e regolare. E naturalmente, è fondamentale che discuta ogni dubbio, cambiamento o preoccupazione con il suo medico o con uno specialista, così da ottenere il trattamento più adatto e sicuro per lei.
Cordiali saluti,
Federico Baranzini
Federico Baranzini
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