Pensieri Intrusivi e Insonnia dopo il Parto: GABAPENTIN va bene?

Pensieri Intrusivi e Insonnia dopo il Parto: GABAPENTIN va bene?

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Laura asked 2 mesi ago

Buongiorno dottore,

io 4 mesi dopo il parto ho iniziato ad avere dei pensieri intrusivi, che mi hanno spaventata perché ho paura di far male alla mia bambina.

Sono stata e sono in cura da uno psicoterapeuta e sono stata da 3 psichiatri diversi, ora sono in cura da una psichiatra. Putroppo ho avuto problemi di sonno, in quanto la bimba non ha dormito per molte tempo , svegliandosi anche 15 volte a notte e il mio ritmo sonno sveglia e andato a farsi benedire.

Mi sono stati dati nel tempo alcuno antidepressivi (zoloft,cipralex,Mirtazapina,mutabon mite) che mi hanno dato forti effetti collaterali ,tra cui un’insonnia molto grave, per il quale sono stata anche tre giorni al San Raffaele nel reparto del sonno, e neurologo e psichiatra mi hanno dato gabapentin 400 al giorno.

Ora il sonno va molto meglio ma da un mese a causa di uno svenimento con la psichiatra abbiamo convenuto di diminuire il gabapentin a 300 e nel frattempo ho fatto degli accertamenti per il cuore che sembrano andati tutti bene.

La mia psichiatra, siccome questi pensieri ci sono comunque anche se mi è migliorato l’umore, mi consiglia brintellix, con una dose molto bassa, ma io ho una paura esagerata di prendere di nuovo qualche antidepressivo per gli effetti collaterali, inoltre ho letto che il CITALOPRAM è l’antidepressivo che dovrebbe avere meno effetti collaterali, e che il brintellix non è proprio adatto a pensieri intrusivi .

Io vorrei chiederle se ha senso aumentare di nuovo gabapentin 400 e continuare con la psicoterapia, nell speranza che funzioni, ma vorrei un suo parere perché so che è molto professionale e disponibile.

grazie

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2 Risposte
dr Federico Baranzini Staff answered 2 mesi ago

Buongiorno Laura,

innanzitutto grazie per aver condiviso con così tanta apertura la sua situazione, che comprendo essere complessa e delicata.

 

I pensieri intrusivi dopo il parto, specie quando accompagnati da disturbi del sonno significativi, rappresentano un quadro frequente e impegnativo, ma fortunatamente affrontabile con la giusta combinazione terapeutica.
Da quanto descrive, emerge una sensibilità particolarmente alta ai farmaci antidepressivi provati finora (Zoloft, Cipralex, Mirtazapina, Mutabon mite), che sembrano averle causato effetti collaterali significativi, in particolare una forte insonnia. L'introduzione del Gabapentin, che ha portato miglioramenti nel sonno, suggerisce che il trattamento più tollerato finora sia stato proprio quello che stabilizza il sistema nervoso senza agire direttamente come antidepressivo classico.

Capisco bene la sua preoccupazione riguardo l'introduzione di Brintellix e il dubbio che esprime sul Citalopram. In effetti, il Citalopram è generalmente ben tollerato e può essere efficace sui sintomi ansiosi e ossessivi, inclusi i pensieri intrusivi. Per quanto riguarda la vortioxetina (Brintellix), è vero che non è considerata un farmaco di prima linea per i disturbi ossessivo-compulsivi, tuttavia alcuni studi recenti indicano che potrebbe rappresentare una valida alternativa nei casi in cui vi siano controindicazioni o intolleranze ai trattamenti più classici, come gli SSRI o gli antidepressivi triciclici.

Vortioxetina infatti agisce su vari recettori serotoninergici, il che potrebbe renderla efficace anche per sintomi ossessivi e pensieri intrusivi, specialmente se questi risultano refrattari ad altre terapie. È comunque importante considerare che in tali casi potrebbero essere necessarie dosi superiori, con conseguente valutazione attenta della tollerabilità e dei benefici attesi.

Nel frattempo, continuare con regolarità la psicoterapia, particolarmente indicata per lavorare sui pensieri intrusivi e sulle paure ad essi connesse, rappresenta certamente la scelta terapeutica più appropriata.

Le suggerisco di condividere apertamente questi dubbi con la sua psichiatra, così da poter rivalutare insieme con attenzione la situazione clinica e le diverse opzioni terapeutiche a sua disposizione.

Rimango disponibile per qualsiasi altro dubbio o approfondimento.

Un cordiale saluto,
Federico Baranzini

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Laura answered 6 giorni ago

Buongiorno dottore,

grazie per la Sua risposta.

Alla fine ho iniziato con il Brintellix come consigliato dalla psichiatra. Ho iniziato il 15 febbraio, con una goccia per 3 giorni e poi ogni due giorni una goccia in più. All'inizio ho avuto nausea e poi, ogni volta che aggiungevo una goccia, passavo notti quasi senza riposare. Per un po' di giorni sono stata ferma a 5 gocce, poi non avendo nessun effetto positivo, ho aumentato a 7. Dopo circa 3 settimane a 7 gocce ancora nessun miglioramento, né sul lato depressivo, né ansioso, né dei pensieri, quindi la psichiatra mi ha detto di aumentare a 10.

Purtroppo dopo 4 giorni a 10 gocce, ieri mattina mi sentivo malissimo: non avevo forze, mi sembrava di far fatica anche a muovere le dita della mano e a guidare, faticavo con la vista, in più avevo mal di testa e se muovevo la testa, girava ed era dolorante. Ho chiesto un consulto alla psichiatra che come al solito non mi ha risposto. Stamattina ho preso solo 9 gocce, ed è andata un po' meglio. Il mal di testa c'è ma mi sento meglio di ieri.

Ho paura di cosa fare, perché non so se è normale dopo tutto questo tempo non avere ancora miglioramenti, anche se è vero che ci ho messo tanto ad aumentare le gocce a causa degli effetti collaterali. A volte mi spavento perché ho paura che non esista una cura per me... se il Brintellix così non farà effetto, non so cosa potrò fare.

Ho cambiato psicoterapeuta e spero proprio che mi possa aiutare. Io ho anche il problema che certi farmaci mi scatenano la sindrome delle gambe senza riposo oltre che l'insonnia grave.

Lei cosa mi consiglia? Secondo Lei ha senso provare ancora per un po' con 9 gocce di Brintellix per vedere se riuscirà a fare effetto? Ho moltissima paura di cambiare farmaco, visti i precedenti gravi effetti collaterali, ma così non posso vivere.

Voglio stare bene!

Grazie.

dr Federico Baranzini Staff replied 6 giorni ago

Gentile Laura,

comprendo pienamente la Sua frustrazione e preoccupazione. Il percorso che sta affrontando con il Brintellix è stato evidentemente complesso e caratterizzato da effetti collaterali significativi, soprattutto con l'aumento del dosaggio a 10 gocce.

È comprensibile che dopo questo tempo non abbia ancora notato miglioramenti sostanziali, specialmente considerando che l'aumento graduale della dose è stato rallentato dagli effetti collaterali.

Gli antidepressivi possono richiedere 4-8 settimane per mostrare la loro piena efficacia, ma questo periodo può allungarsi quando il dosaggio viene aumentato molto gradualmente come nel Suo caso.

Per quanto riguarda il proseguire con 9 gocce, potrebbe avere senso mantenersi a questo dosaggio per altre 2-3 settimane per valutare se compaiono benefici senza gli effetti avversi sperimentati a 10 gocce. Tuttavia, questo deve essere fatto sotto stretto controllo medico.

Alla luce della Sua particolare sensibilità ai farmaci (sindrome delle gambe senza riposo, insonnia), e considerando che ha già provato diversi antidepressivi con scarsi risultati, potrebbe essere utile considerare alcune alternative:

-Richiedere un consulto o seconda opinione con un secondo psichiatra;
-Valutare l'opzione di ritornare al Gabapentin
-Considerare farmaci con meccanismi d'azione differenti, come stabilizzatori dell'umore a basso dosaggio o altri approcci che il nuovo specialista potrebbe suggerire

È fondamentale che riesca a mettersi in contatto con la Sua psichiatra o, se continua a non rispondere, che cerchi urgentemente un altro professionista con cui discutere di questi effetti collaterali significativi.

Non è consigliabile modificare autonomamente le dosi o sospendere il farmaco senza supervisione medica.

La rassicuro che esistono molte opzioni terapeutiche che può esplorare e che non deve perdere la speranza. Ogni persona risponde in modo diverso ai farmaci e trovare la terapia giusta richiede talvolta tempo e pazienza.

Il cambio di psicoterapeuta è un passo positivo che potrebbe portarle nuovi benefici. La combinazione di una terapia farmacologica ben tollerata e una psicoterapia mirata è spesso la strategia più efficace per i disturbi che descrive.

Le auguro di cuore di trovare presto il percorso terapeutico più adatto a Lei.

Cordiali saluti.
Federico Baranzini

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