Vertigini e tachicardia da stress prolungato. Cosa fare?
Gentile Matteo
la ringrazio del suo contributo.
Credo che una risposta o un tentativo di risposta si possa accennare.
Intanto, partirei dal dire che lo stress è un fatto organico! E poi anche psicologico. Siamo dotati di ormoni specifici chiamati appunto “ormoni dello stress” che ci permettono, entro certi limiti, di tollerare e fare fronte allo stress. Ma se tali meccanismi fisiologici eccedono o si prolungano allora producono paradossalmente essi stessi dei problemi al nostro organismo e cervello.
Cerchiamo di fare fronte a tante e molteplici situazioni stressanti ogni giorni, piccole piccolissime ma anche grandi e grandissime. Pensiamo a piccoli problemi della vita quotidiana fino ai grandi e drammatici lutti che ci possono colpire. Quando un fattore di stress impatta violentemente o a lungo può rappresentare un fattore traumatico, ovvero essere causa nella vita soggettiva del paziente di un'esperienza traumatica che, come tale, è per natura soverchiante le risorse elaborative del soggetto e di conseguenza impattare sulla sua psiche.
Ho fatto questo preambolo per cercare di introdurre quello che credo le sia accaduto.
Quel mese di cui parla è stato si un periodo di stress e come tale ha attivato il suo corpo come naturalmente avviene ma ipotizzo abbia anche rappresentato un evento traumatico (T grande o t piccolo li definiscono gli esperti traumatologi a seconda della entità e portata).
Ciò spiegherebbe l’intensità e la portata dei sintomi e la loro permanenza a distanza di molto tempo.
Mi risulta strano che nessuno dei miei colleghi (erano psichiatri? e che cura ha avviato?), come riporta, abbia ipotizzato ciò e come tale le abbia spiegato che lo stress si vive nel corpo (i suoi sintomi somatici detti anche “funzionali” senza un’evidente causa organica!) e che di fronte problematiche post traumi sono disponibili opzioni diagnostiche ben note: PTSD e Disturbo dell’adattamento.
Detto ciò la devo invitare a consultare uno psichiatra o psicoterapeuta traumatologo e a segnalarle l’esistenza di tecniche di trattamento specifico per i traumi come per esempio la EMDR.
Se vorrà ci farà sapere come va.
Un cordiali saluto
Federico Baranzini