Ma io “cosa” sono?
Buonasera Dottor Branzini,
di seguito le racconto la mia storia. Cercherò di essere sintetico ma la cosa è complessa.
Ho 40 anni. Sono cresciuto nel sud fino alla maggiore età per poi trasferirmi qui a Milano per studiare.
Durante l’infanzia ho passato moltissimo tempo con la mia nonna paterna perché i miei genitori (al tempo molto giovani) studiavano.
Mia nonna era molto amorevole ma aveva anche problemi di depressione, spesso piangeva e credo di aver assorbito molto di questo tanto per cominciare.
A 12 anni ho avuto esperienze sessuali con cugini coetanei e da lì sono sempre stato solo con uomini nella mia vita. Mi sono anche innamorato di alcuni uomini ma fino a qualche mese fa ho sempre fatto solo sesso.
A 15 anni suonavo il pianoforte, amavo le lingue, facevo ginnastica artistica e vestivo classico. E’ capitato un viaggio non programmato a Londra con un cugino e da lì sono cambiato radicalmente sia nell’abbigliamento sia nelle scelte delle mie passioni. Ho lasciato tutti i miei hobby di cui sopra.
I miei genitori hanno avuto un rapporto atroce!
A 17 anni c’è stato l’incontro con le sostanze: hashish, marjuana, cocaina e ecstasy. La prima volta che le ho assunte e dopo pochi mesi e senza che ci fosse stato un abuso in termini di quantità ho avuto un esordio dissociativo violentissimo ed ho osservato la mia mente e la mia anima sgretolarsi ed allontanarsi da me poco a poco fino a sentire un completo distacco. Al tempo sono stato curato con Risperdal 1 mg e psicoterapia e dopo circa 2 anni la cosa sembrava in qualche modo rientrata. Ma forse così non era. Sono venuto a Milano e ho studiato dedicandomi poi ad altre cose senza crearmi una vera posizione precisa di lavoro e senza avere storie troppo stabili in termini emotivi anche se durature. Ho sempre percepito disagio e ho sempre avuto pensieri ossessivi tutti legati all’autosvalutazione.
Fino ai 31 anni non ho mai più toccato sostane. A volte bevevo e mi ubriacavo moltissimo ma “solo quello”. Ho avuto 3 relazioni e dopo la fine di ogni relazione sono finito ad utilizzare cocaina e alcol (superalcolici a volte e vino).
Dal 2015 avevo ripreso con la piscoterapia che porto ancora avanti ad oggi assumendo anche svariati farmaci (Seroquel, Zarelis, Cymbalta, Zoloft, Brintellix, Gabapentin, Ezequa, Preazepam, Delorazepam, Seroxat) e credo anche altri ma non ricordo con precisione. Sempre presi con prescrizione medica mai di mia iniziativa.
Nel 2017 ho lasciato il lavoro che facevo, ho preso la laurea magistrale, ho fatto un master e lavoro come insegante di inglese e traduttore.
Il mio vissuto però in questo momento è orribile e io non credo più ci sia qualcosa di reale da fare perché mi sento talmente lucido nell’osservare cosa accade dentro me che mi sembra paradossale pensare che si possa risolvere.
Ad ogni modo negli ultimi due anni ho avuto fasi di benessere (o cosi sembrava) e fasi di calo.
Ad oggi mi ritrovo nella situazione che segue:
- Non mi sento agganciato alla realtà
- Insonnia
- Stitichezza
- Scatti muscolari lievi
- Idealizzazione drammatica (questa c’è sempre stata)
- Pensieri sfuggenti
- Calo cognitivo forte
- Brain fog
- Perdita di memoria soprattutto a b.t.
- Un suono costante nel lato destro
- Disgregazione del senso di sé
- Pensieri ossessivi
- Difficoltà organizzativa
- Smarrimento del pensiero quando mi metto nel letto
- Agitazione
- Ideazioni suicidiarie
- Sentire che alcuni pensieri li faccio al lato destro e altri al lato sinistro della testa (non so spiegarlo meglio di cosi). Questo dal 1997 non è mai cambiato.
- Dispercezione del tempo e leggermene dello spazio
- Riduzione sensazioni corporee
- Perdita di familiarità con la vita
- Anorgasmia (questa l’ho da sempre)
In 20 anni a Milano sono riuscito a costruire pochissime amicizie pur essendo stato sempre in mezzo alla gente.
Ci sarebbero tante altre cose da dirle Dottore ma penso e spero che questo le dia un’idea completa di quello che io in maniera lucidissima osservo accadere dentro di me da 25 anni.
Attendo un suo parere.
Grazie mille. Cordiali saluti.
Gentile Alessio
la ringrazio per il suo contributo al forum.
Credo che la sua storia ci lasci intravvedere un bisogno non accolto oltre che una grande sofferenza.
Mi domando se i vari professionisti con i quali si intuisce ha avuto a che fare le abbiano mai proposto una diagnosi o un percorso psicodiagnostico.
Di farmaci ne ha assunto molti è vero ma perchè? Qual è stata la diagnosi una volta superata la crisi dissociativa da uso di sostanze?
Se dovessi impropriamente giudicare dal solo elenco dei sintomi che riporta parrebbe uno stato a metà tra una condizione ossessiva e una condizione dissociativa.
Credo che qualcosa accadutole tra i 15 e i 17 anni abbia fortemente impattato il corso della sua adolescenza e dal pianoforte si è ritrovato a fare esperienze tossiche. Qualcosa in quel periodo, ma forse prima direi, l'ha portata a cambiare atteggiamento verso il mondo.
Sta quindi portando avanti una nuova psicoterapia? Se si, di che tipo?
Ci aggiorni se vorrà
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Buongiorno Dottore, grazie del suo gentile riscontro. Nel tempo è stata ipotizzata una diagnosi di psicosi attenuata con sintomi di derealizzazione/depersonalizzazione e tratti di doc. Ad oggin seguo terapia con Zoloft 100mg dopo pranzo, Seroquel 25mg sera e Deleorazepam 0,50×2 sera.
Le cose sembrano essere leggermente migliorate. Inoltre faccio psicoterapia EMDR da circa due anni. Lei cosa ne pensa? Grazie, cordiali saluti, A.
Buongiorno,
la ringrazio per l’integrazione.
Le cure psicofarmacologiche che ha avviato credo siano appropriate in relazione alla diangosi di cui è portatore. Diagnosi che spiega molti dei sintomi di cui ha parlato nel suo intervento.
Con i miei migliori auguri perchè possa trovare il sollievo che merita.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Salve Dottore grazie. Ma la presenza della PSSD quindi secondo lei può essere esclusa? Per la psicosi attenuata com’è la prognosi? Grazie, cordiali saluti, Alessio
Buongiorno Alessio,
credo che in questo momento con la terapia farmacologica che ha in corso sia difficile prendere in considerazione la diagnosi di PSSD: i farmaci che ha elencato annoverano nel foglietto illustrativo effetti collaterali sessuali.
Cordiali saluti
Federico Baranzini