EFEXOR 75 RP sospensione in vista di una gravidanza

EFEXOR 75 RP sospensione in vista di una gravidanza

Forum Domande & RisposteCategoria: Depressione nella Donna, in Gravidanza e nel Post PartumEFEXOR 75 RP sospensione in vista di una gravidanza
MANOLA asked 1 anno ago

Salve,

sono 10 anni in cura con EFEXOR 75, EN 2mg e SEROQUEL 150 mgRP.

La prima domanda è: dopo averle ingerite dopo quanto tempo fanno effetto?

La seconda è: se stessi cercando una gravidanza che problemi danno al feto questi medicinali?

Dopo piu di 10 anni che le prendo in quanto tempo il mio corpo espelle del tutto questi farmaci?

(Ho 39 anni)

grazie in anticipo

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1 Risposte
dr Federico Baranzini Staff answered 1 anno ago

Buongiorno Manola,
Il tempo di inizio dell'effetto dei farmaci può variare da persona a persona e dipende da diversi fattori, tra cui la velocità di assorbimento del farmaco, il metabolismo individuale e la gravità dei sintomi. Tuttavia, posso fornirle alcune informazioni generali:

  • Efexor (venlafaxina): solitamente impiega da 2 a 4 settimane per iniziare a manifestare pienamente i suoi effetti terapeutici. Tuttavia, alcuni pazienti possono notare un miglioramento dei sintomi già dopo pochi giorni di trattamento.
  • EN (delorazepam): il tempo di inizio dell'effetto è pressoché immediato, nei termini di pochi minuti.
  • Seroquel (quetiapina): l'effetto sedativo della quetiapina può essere avvertito entro poche ore dalla somministrazione. Tuttavia, per ottenere il massimo beneficio terapeutico per i disturbi dell'umore o psicotici, potrebbe essere necessario un trattamento continuativo di diverse settimane.

È importante sottolineare che il tempo di inizio dell'effetto può variare da individuo a individuo e che è fondamentale seguire le indicazioni del medico curante riguardo alla posologia e alla durata del trattamento.
Circa la sua seconda domanda.

Quando si pianifica una gravidanza, è importante discutere con il proprio medico curante l'uso dei farmaci che si stanno assumendo. In generale, i farmaci psicotropi come Efexor (venlafaxina), EN (delorazepam) e Seroquel (quetiapina) possono comportare alcuni rischi per il feto durante la gravidanza. Tuttavia, è importante valutare attentamente i potenziali benefici del trattamento rispetto ai rischi associati.
Tra l'altro nell'ultimo periodo tali rischi sono stati rivisti soprattutto per la categoria degli antidepressivi.

  • Efexor (venlafaxina): l'uso di venlafaxina durante la gravidanza è stato associato a un aumento del rischio di malformazioni congenite, in particolare a dosi elevate. Tuttavia, interrompere improvvisamente il trattamento con venlafaxina può comportare rischi per lei, come la ricaduta dei sintomi depressivi.
  • EN (escitalopram):  l'uso di benzodiazepine durante la gravidanza può comportare rischi per il feto, come il rischio di malformazioni congenite o il rischio di sviluppare una sindrome da astinenza neonatale.
  • Seroquel (quetiapina): anche per l'uso di quetiapina durante la gravidanza è stato associato a un aumento del rischio di malformazioni congenite, in particolare a dosi elevate. Anche in questo caso interrompere improvvisamente il trattamento con quetiapina può comportare rischi.

In generale, il medico curante deve valutare attentamente la situazione individuale e potrebbe consigliare di modificare la terapia o di ridurre le dosi dei farmaci durante la gravidanza, al fine di minimizzare i potenziali rischi per il feto. È importante effettuare sempre una valutazione soppesata tra pro e contro della sospensione e spesso è utile trovare una via di mezzo o un compromesso tra tutela della madre (e quindi del decorso della gravidanza) e l'abbattimento dei potenziali rischi per il feto.
Infine per la terza sua domanda.

La durata di eliminazione completa dei farmaci dal corpo può variare a seconda del tipo di farmaco, della sua emivita (il tempo necessario per ridurre la concentrazione del farmaco nel sangue del 50%) e delle caratteristiche individuali del paziente.

  • Efexor (venlafaxina): l'emivita della venlafaxina è di circa 5 ore, ma il suo principale metabolita attivo, il desvenlafaxina, ha un'emivita più lunga di circa 11 ore. Ciò significa che potrebbe essere necessario un periodo di tempo più lungo per eliminare completamente il farmaco dal corpo. In generale, si stima che ci vogliano circa 5 volte l'emivita per eliminare completamente un farmaco dal corpo. Quindi, potrebbe essere necessario un periodo di circa 2-3 giorni per eliminare completamente la venlafaxina e il suo metabolita dal corpo. Anche se la venlafaxina viene eliminata dal corpo entro pochi giorni, le persone possono sperimentare sintomi da sospensione che possono durare più a lungo.
  • EN (delorazepam): la durata di eliminazione completa del Delorazepam dal corpo può variare a seconda delle caratteristiche individuali del paziente, ma in generale si stima che ci vogliano circa 5 volte l'emivita per eliminare completamente un farmaco dal corpo. L'emivita del Delorazepam è di circa 40-100 ore. Quindi, potrebbe essere necessario un periodo di tempo più lungo, tra 7 e 20 giorni, per eliminare completamente il Delorazepam dal corpo.
  • Seroquel (quetiapina): l'emivita della quetiapina è di circa 6-7 ore. Tuttavia, il suo principale metabolita attivo, la norquetiapina, ha un'emivita più lunga di circa 9-12 ore. Ciò significa che potrebbe essere necessario un periodo di tempo più lungo per eliminare completamente il farmaco dal corpo. Quindi, anche in questo caso potrebbe essere necessario un periodo di circa 2-3 giorni per eliminare completamente la quetiapina e il suo metabolita dal corpo.

È importante sottolineare che queste sono solo stime approssimative e che la durata effettiva di eliminazione dei farmaci può variare da persona a persona. Inoltre, altri fattori come la funzionalità renale e epatica possono influenzare la velocità di eliminazione dei farmaci.
Mi raccomando ancora una volta affinchè lei si rivolga al suo medico di base o al suo ginecologo o allo psichiatra che la segue per concordare se e come procedere alla modifica del piano di cura.

Spero di esserle stato di aiuto.

Cordiali saluti
Federico Baranzini

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