Brintellix 5 mg per depressione da Polineuropatia Cronica Infiammatoria Demielinizzante

Brintellix 5 mg per depressione da Polineuropatia Cronica Infiammatoria Demielinizzante

Forum Domande & RisposteCategoria: Depressione nell'AnzianoBrintellix 5 mg per depressione da Polineuropatia Cronica Infiammatoria Demielinizzante
Ticinese asked 3 anni ago

Buongiorno,

mio marito 86 anni soffre di CIDP Polineuropatia Cronica Infiammatoria Demielinizzante che gli procura grossi problemi di deambulazione e di equilibrio.

Si deprime per questo ed è diventato molto apatico.

Il neurologo gli ha prescritto BRINTELLIX 5 mg, da aumentare poi a 10 mg, per tirargli su l'umore e dargli un po' di energia. Lo prende da 20 giorni, ma senza alcun beneficio.

Non ha grandi effetti collaterali, ma è sempre molto stanco. Dorme tantissimo, secondo me troppo.

Vorrei sapere se con il passare del tempo questo fenomeno svanisce o è meglio smettere?

Grazie per una gentile risposta.

Pasquale replied 1 mese ago

Salve dottore asumo brintellix da circa due anni e diciamo che l’ansia è molto meglio ma sul l’atto sessuale fa pena non ho più sensazioni zero libido non ho interesse proprio per il sesso come posso fare mi può aiutare ne assumo una compressa al giorno da 10

dr Federico Baranzini Staff replied 13 ore ago

Gentile Pasquale,

la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza in modo così diretto. Quello che descrive è purtroppo un effetto collaterale abbastanza frequente degli antidepressivi, anche se il Brintellix (vortioxetina) in teoria dovrebbe avere un impatto minore sulla sfera sessuale rispetto ad altri farmaci della stessa categoria. Tuttavia, ogni persona risponde in modo diverso e, come nel suo caso, possono comunque comparire disturbi della libido e delle sensazioni sessuali.

Le possibilità per affrontare questo tipo di problema esistono e spesso richiedono un approccio personalizzato. In alcuni casi è possibile valutare, insieme al medico, una riduzione del dosaggio, se i sintomi depressivi e ansiosi sono ormai sotto controllo, oppure prendere in considerazione l’associazione con altri farmaci che possano “compensare” l’effetto collaterale sulla sfera sessuale. In alternativa, si può ragionare su un cambio di terapia verso molecole che abbiano un impatto ancora più ridotto su libido e funzione sessuale, sempre valutando pro e contro rispetto al beneficio che sta ottenendo.

La cosa più importante è parlarne apertamente con il suo curante, che conosce la sua storia clinica e potrà aiutarla a trovare la soluzione più adatta. Non si tratta di un problema raro né di una questione secondaria: la qualità della vita, anche sotto il profilo sessuale, merita attenzione.

Un cordiale saluto

Federico Baranzini

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1 Risposte
dr Federico Baranzini Staff answered 3 anni ago

Gentile Signora
suo marito rientra nella fascia cosiddetta dei grandi anziani e come tale va gestito con molta attenzione e cautela nel dosare e impostare una qualsiasi cura farmacologica, psichiatrica o meno.

Questo perchè gli anziani e soprattutto i grandi anziani presentano un profilo recettoriale modificato dall'età e pertanto differente d quello medio presentato dalla popolazione adulta utilizzata nei classici trials clinici di sperimentazione delle nuove molecole, psichiatriche o meno che siano. Inoltre il metabolismo renale e epatico di un soggetto in là negli anni è differente e solitamente rallentano rispetto ad una persona più giovane.
Queste considerazione devono guidare pertanto alla prudenza clinica nel impostare, aumentare o togliere un farmaco in un soggetto grande anziano.

la VORTIOXETINA il principio attivo del BRINTELLIX è una molecola antidepressiva relativamente recente molto sponsorizzata per la sua tollerabilità e pertanto candidabile nei soggetti con polipatologie e terapie farmacologiche multiple. Purtroppo però non sono stati fatti studi specifici nelle popolazioni anziane e pertanto i dosaggi e le indicazioni (vada a controllare il foglietto illustrativo) consigliano un atteggiamento cauto se si reputa di dover superare i 10 mg, che solitamente sono la dose standard in un soggetto anziano.

Circa gli effetti collaterali, questi se presenti, dovrebbero recedere e progressivamente scomparire dopo 10-14 giorni man mano che l'organismo di adatta alla molecola, questo tempo potrebbe però allungarsi in un paziente anziano o grande anziano.

Le consiglio quindi di pazientare ancora qualche giorno avendo però cura di aggiornare periodicamente il medico che ha prescritto tale molecola a suo marito.

Un cordiale saluto

Federico Baranzini

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