Brintellix 5 mg per depressione da Polineuropatia Cronica Infiammatoria Demielinizzante
Buongiorno,
mio marito 86 anni soffre di CIDP Polineuropatia Cronica Infiammatoria Demielinizzante che gli procura grossi problemi di deambulazione e di equilibrio.
Si deprime per questo ed è diventato molto apatico.
Il neurologo gli ha prescritto BRINTELLIX 5 mg, da aumentare poi a 10 mg, per tirargli su l'umore e dargli un po' di energia. Lo prende da 20 giorni, ma senza alcun beneficio.
Non ha grandi effetti collaterali, ma è sempre molto stanco. Dorme tantissimo, secondo me troppo.
Vorrei sapere se con il passare del tempo questo fenomeno svanisce o è meglio smettere?
Grazie per una gentile risposta.
Gentile Signora
suo marito rientra nella fascia cosiddetta dei grandi anziani e come tale va gestito con molta attenzione e cautela nel dosare e impostare una qualsiasi cura farmacologica, psichiatrica o meno.
Questo perchè gli anziani e soprattutto i grandi anziani presentano un profilo recettoriale modificato dall'età e pertanto differente d quello medio presentato dalla popolazione adulta utilizzata nei classici trials clinici di sperimentazione delle nuove molecole, psichiatriche o meno che siano. Inoltre il metabolismo renale e epatico di un soggetto in là negli anni è differente e solitamente rallentano rispetto ad una persona più giovane.
Queste considerazione devono guidare pertanto alla prudenza clinica nel impostare, aumentare o togliere un farmaco in un soggetto grande anziano.
la VORTIOXETINA il principio attivo del BRINTELLIX è una molecola antidepressiva relativamente recente molto sponsorizzata per la sua tollerabilità e pertanto candidabile nei soggetti con polipatologie e terapie farmacologiche multiple. Purtroppo però non sono stati fatti studi specifici nelle popolazioni anziane e pertanto i dosaggi e le indicazioni (vada a controllare il foglietto illustrativo) consigliano un atteggiamento cauto se si reputa di dover superare i 10 mg, che solitamente sono la dose standard in un soggetto anziano.
Circa gli effetti collaterali, questi se presenti, dovrebbero recedere e progressivamente scomparire dopo 10-14 giorni man mano che l'organismo di adatta alla molecola, questo tempo potrebbe però allungarsi in un paziente anziano o grande anziano.
Le consiglio quindi di pazientare ancora qualche giorno avendo però cura di aggiornare periodicamente il medico che ha prescritto tale molecola a suo marito.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini