Quesito su presunto disturbo bipolare: LAMOTRIGINA o VALPROATO?

Quesito su presunto disturbo bipolare: LAMOTRIGINA o VALPROATO?

Forum Domande & RisposteCategoria: Depressione e Disturbo Bipolare dell'UmoreQuesito su presunto disturbo bipolare: LAMOTRIGINA o VALPROATO?
Aldo asked 11 mesi ago

Egregio Dott. Baranzini

Ho 44 anni. Dopo vari anni con diagnosi di disturbo ossessivo di personalità e disturbo di ansia generalizzata, lo psichiatra ha cambiato l'indirizzo diagnostico in disturbo bipolare, considerando l'esacerbazione di alcuni sintomi (che tra l'altro non sono certo nuovi) come irritabilità, sentimenti di disperazione, pensieri veloci che mi creano ansia, scarsa tolleranza allo stress, umore per lo più basso e dubbiosità, mi ha prescritto la LAMOTRIGINA.

Ho sentito un secondo parere e questo altro psichiatra ha detto che la lamotrigina nel mio caso sarebbe acqua fresca... e che lui segue le linee guida e mi ha prescritto MUTABON ansiolitico e DEPAKIN chrono.

Io ero contento della lamotrigina perché non incide sul peso, ma adesso ho qualche dubbio in più. La ringrazio per la Sua attenzione e per il parere che vorrà eventualmente esprimere.

Cordialità

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2 Risposte
dr Federico Baranzini Staff answered 10 mesi ago

Gentile Aldo,

sulla base di quanto ha riportato, comprendo i suoi dubbi riguardo alla situazione diagnostica e alla terapia farmacologica più appropriata da intraprendere. Ricevere opinioni discordanti da diversi specialisti può essere fonte di ulteriore ansia e incertezza.

Innanzitutto, vorrei tranquillizzarla sul fatto che disaccordi diagnostici e divergenze nell'impostazione terapeutica non sono così rari, specie per condizioni cliniche complesse come i disturbi dell'umore e di personalità. Ogni professionista interpreta i sintomi e applica le linee guida in base alla propria esperienza e sensibilità clinica. Quello che viene visto e colto da un medico non è detto che sia quello che un altro vede in lei.

Ciò che è fondamentale, a mio avviso, è instaurare un rapporto di fiducia e di stretta collaborazione con il proprio terapeuta di riferimento. Solo attraverso un dialogo aperto e un monitoraggio attento della risposta ai trattamenti è possibile individuare l'approccio più efficace e personalizzato.

Nel suo caso specifico, tra lamotrigina e valproato (Depakin chrono) esistono evidenze scientifiche che supportano l'utilizzo di entrambi per la gestione dei disturbi dello spettro bipolare. La scelta potrebbe ricadere su uno o l'altro a seconda del profilo di sintomi prevalenti e degli eventuali effetti collaterali o interazioni con altre terapie in corso.

Le suggerirei di esporre con chiarezza al suo psichiatra di fiducia i dubbi emersi dopo la seconda opinione. Un bravo terapeuta saprà guidarla nelle decisioni più appropriate, adeguando il trattamento in base alla risposta clinica e coinvolgendola attivamente nel percorso di cura.

Se, nonostante i chiarimenti, persistessero incertezze o difficoltà di gestione, non esiti a richiedere l'intervento di un terzo specialista per un ulteriore approfondimento della sua situazione clinica complessiva.

L'obiettivo finale è quello di trovare la strategia terapeutica più efficace e tollerabile per lei, costruendo un rapporto di alleanza e fiducia con il proprio curante. Con impegno e dedizione  sono certo che sarà possibile raggiungere un adeguato controllo della sintomatologia.

Mi auguro possa presto stare meglio.

Federico Baranzini

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Stefania answered 8 mesi ago

Buona sera,

ho 59 anni, io vorrei gentilmente sapere una sua opinione: sto vacendo un cura per il bipolarismo II e la avverto che sono stata curata per anni per deppressione maggiore.

L'ultimo antideppressivo era stato DULOXETINA preso per 10 anni e sono stata bene, ora sono in cura per bipolarismo di tipo II con LAMOTRIGINA 50mg XANAX da 2 mg a rilascio prolungato piu SEREUPIN 4 mg e REBOXETINA 4mg al mattino, mentre alla sera QUETIAPINA  da 100 mg e XANAX  da 2mg piu LOMOTRIGINA da 100 mg XANAX sempre da 2 mg a rilascio prolungato e altro SEREUPIN da 4 mg piu QUETIAPINA da 100 mg alla sera.

Ma da circa 4 mesi ma non sento assolutamente un miglioramento con tutta questa roba, sono deppressa e non vuole cedere cosa mi sta succedendo?

dr Federico Baranzini Staff replied 8 mesi ago

Gentile Stefania,

la ringrazio per aver condiviso con me i dettagli della sua situazione clinica e del trattamento farmacologico in corso. Comprendo la sua frustrazione nel non aver ancora notato miglioramenti nonostante l'assunzione di diversi farmaci.

Vorrei innanzitutto sottolineare che la gestione del disturbo bipolare di tipo II può essere piuttosto complessa e spesso richiede un periodo di aggiustamento della terapia prima di ottenere una stabilizzazione ottimale.

Dall'elenco di farmaci che mi ha fornito, noto che sta assumendo:

– Lamotrigina (stabilizzatore dell'umore)
– Paroxetina (antidepressivo serotoninergico)
– Alprazolam (ansiolitico benzodiazepinico)
– Quetiapina (antipsicotico atipico utilizzato anche come stabilizzatore dell'umore)
– Reboxetina (antidepressivo noradrenergico)

Questa combinazione di farmaci mira ad agire su diversi aspetti del disturbo bipolare, come l'umore depresso, l'ansia, l'insonnia e i possibili episodi maniacali/ipomaniacali. Tuttavia, potrebbe essere necessario un ulteriore periodo di adattamento delle dosi e delle associazioni.

Alcune considerazioni:

1) La lamotrigina può richiedere diverse settimane o mesi per raggiungere la piena efficacia stabilizzante.

2) L'aggiunta di un antidepressivo (reboxetina) in pazienti bipolari va monitorata con attenzione per evitare switch maniacali.

3) Le benzodiazepine (alprazolam) vanno utilizzate con cautela a lungo termine per il rischio di dipendenza.

4) Potrebbe essere necessario un aggiustamento dei dosaggi di quetiapina o lamotrigina, sotto stretto controllo medico.

Le consiglio vivamente di discutere apertamente con il suo psichiatra curante le sue preoccupazioni e la mancanza di miglioramenti dopo 4 mesi di terapia. Potrebbe essere opportuno valutare eventuali modifiche o sostituzioni nella terapia farmacologica.

Inoltre, non sottovaluti l'importanza del supporto psicoterapeutico, che può integrare efficacemente il trattamento farmacologico nel disturbo bipolare.

Con pazienza, costanza e sotto attenta supervisione medica, sono fiducioso che si possa trovare la giusta combinazione terapeutica per alleviare i sintomi depressivi e stabilizzare il suo umore.

Non perda la speranza. La strada può essere lunga ma è percorribile.

Cordiali saluti

Federico Baranzini

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