Buongiorno Patrizia,

la sua domanda tocca un aspetto cruciale del trattamento della depressione: la necessità di personalizzare l'approccio terapeutico in base alle caratteristiche individuali.Come correttamente sottolinea l'approccio cognitivo comportamentale è ritenuto efficacem ma devo aggiungere che non esiste un protocollo universalmente superiore, quanto piuttosto diversi modelli evidence-based che si differenziano per focus e metodologia. Colgo l'occasione della sua domanda per ricordarne solo alcuni più diffusi:

Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT)

• Focus: Identificazione e modifica di pensieri disfunzionali e comportamenti disadattivi.
• Struttura: Protocollo breve (8-16 sessioni) con homework e tecniche attive (ristrutturazione cognitiva, esposizione graduale).
• Efficacia: Validata per depressione lieve-moderata, con riduzione sintomi nel 50-60% dei casi.

Terapia Interpersonale (IPT)

• Focus: Risoluzione di conflitti relazionali, elaborazione di lutti, transizioni di ruolo.
• Struttura: 12-16 sessioni centrate sul "qui e ora", con analisi delle dinamiche sociali.
• Efficacia: Efficacia pari alla CBT per depressione reattiva a eventi stressanti.

Terapia Psicodinamica

• Focus: Esplorazione di conflitti inconsci e pattern relazionali radicati nel passato.
• Struttura: Approccio più aperto, spesso a medio-lungo termine, con attenzione alla relazione terapeutica.
• Efficacia: Studi recenti dimostrano risultati comparabili alla CBT per depressione cronica.

 

Aspetto	CBT	IPT	Psicodinamica
Temporalità	Presente	Presente/prossimale	Passato-presente
Struttura	Manualizzata	Semi-strutturata	Flessibile
Meccanismo	Modifica cognizioni	Migliora relazioni	Insight emotivo
Durata tipica	3-6 mesi	3-4 mesi	6 mesi+

La ricerca conferma che l'efficacia dipende dalla sintonia tra caratteristiche del paziente e approccio scelto. Ad esempio:

• CBT: Ideale per pazienti orientati al problem-solving e utile quando prevalgono ruminazioni cognitive.
• IPT: Eccellente per depressione scatenata da conflitti interpersonali.
• Psicodinamica: Preferibile per patterns depressivi cronici con radici traumatiche.

Nel mio approccio psicodinamico-relazionale, integro quando necessario elementi di psicoeducazione e tecniche cognitivo-comportamentali, riservando la farmacoterapia ai selezionati casi con marcata compromissione funzionale.

La CBT resta un caposaldo terapeutico validato, ma come ogni metodo richiede un'attenta valutazione di:

• Livello di insight del paziente.
• Capacità di astrazione.
• Compliance agli esercizi tra le sessioni.

La scelta finale dovrebbe emergere da un dialogo clinico che consideri le preferenze del paziente, la gravità del quadro e gli obiettivi terapeutici condivisi.

Un caro saluto.
Federico Baranzini