Depressione da lutto e da separazione: non so cosa fare
Ho seguito un percorso di psicoterapia fino a dicembre 2022, poi interrotto perché non traevo più alcun giovamento.
Contemporaneamente assumevo farmaci per l'umore prescritti da uno psichiatra che mi ha diagnosticato uno stato depressivo, anedonia e conseguente insonnia.
Dopo qualche mese non ho notato miglioramenti e ho interrotto la cura. L'umore è sempre pessimo, non sono interessata a nulla e ogni giorno penso di voler morire, almeno così finirei di soffrire. Non ho mai fatto gesti per andare fino in fondo ma penso spesso a quali siano le possibili modalità.
Vado a lavorare controvoglia perché sono costretta, poi torno a casa e non esco fino al giorno seguente. Non mi va di incontrare petsone, di parlare, di uscire e nemmeno di ascoltare musica (cosa che ho sempre fatto da quando avevo 5 anni).
La causa di questo malessere è dovuta alla separazione dal mio compagno dopo 13 anni di relazione ed 8 di convivenza e alla morte della "persona" più importante per me, il mio labrador...era tutta la mia vita....ogni giorno piango per lui nonostante siano trascorsi 7 mesi, ho il cuore lacerato e non riesco ad essere più la persona gentile e disponibile che ero prima.
Non provo più empatia per gli altri, sono chiusa nel mio dolore che è più forte di ogni cosa!
La mattina non ho mai voglia di alzarmi per iniziare la giornata poiché non ho nessun motivo che mi dia la forza e la determinazione per andare avanti.
Spero di essere ststa esaustiva.
Gentile Debora,
la ringrazio per aver condiviso così apertamente la sua situazione, dimostrando coraggio nell’esporsi e fiducia nel raccontare la propria sofferenza. Posso solo immaginare quanto dolore le abbia procurato la fine della relazione con il suo compagno dopo 13 anni insieme e la perdita del suo amato cane, unico conforto durante questo difficile periodo.
Da quanto descrive, sembra soffrire di una depressione maggiore caratterizzata da umore deflesso, anedonia, ideazione suicidaria, insonnia, apatia e disinteresse verso le normali attività. Un quadro clinico complesso aggravato dall'interruzione della terapia farmacologica e psicoterapica intrapresa in precedenza.
Capisco la sua riluttanza a proseguire i trattamenti, ma la incoraggio a non gettare la spugna e a rivolgersi nuovamente a uno specialista di sua fiducia. Una combinazione di farmaci antidepressivi e un percorso psicoterapeutico mirato, uniti al supporto di amici e familiari, possono aiutarla a ritrovare la voglia di vivere e di impegnarsi in nuovi progetti.
So che ora tutto le sembra senza speranza, ma con il tempo e le giuste cure questo stato d’animo può migliorare. Episodi depressivi così gravi tendono a risolversi nell’arco di alcuni mesi con un approccio terapeutico adeguato.
La incoraggio a non chiudersi in se stessa e nel suo dolore, ma a confidarsi con una persona di fiducia, a concedersi piccole gratificazioni quotidiane, a ritagliarsi momenti per sé e per coltivare i propri interessi. Sono certo che nel suo cuore troverà ancora la forza per reagire.
Spero di esserle stato di conforto con queste parole. Le auguro di cuore di ritrovare presto motivi per sorridere e la voglia di vivere che ora le manca.
Cordiali saluti,
Federico Baranzini