Che senso ha cercare aiuto se nessuno può ridarti il tempo e le occasioni perdute?

Che senso ha cercare aiuto se nessuno può ridarti il tempo e le occasioni perdute?

Forum Domande & RisposteCategoria: Depressione e Disturbo Bipolare dell'UmoreChe senso ha cercare aiuto se nessuno può ridarti il tempo e le occasioni perdute?
Marla asked 3 anni ago
Mi sveglio ogni giorno piangendo e con il desiderio di essere morta...Provo tranquillità ad immaginarmi come un pezzo di vetro che va in frantumi o al pensiero di perdere a poco a poco tutta l'energia vitale fino a scomparire.Immagino di essere investita e mi tranquillizzo. O cerco di attendere fino a quando i miei genitori e mia sorella non ci saranno piú , per essere libera di suicidarmi senza far soffrire le persone piú care.Cerco di colmare il mio vuoto con il sesso, con i giochi al cellulare, con il cibo a volte... Altre volte sto semplicemente sul letto a piangere o a dormire. Non vedo che senso abbia fare finta di credere che non sia ormai troppo tardi.Ho quasi 40 anni e ho fatto troppi errori a cui non posso porre rimedio. L'unica alternativa che vedo all'attendere di scomparire, è tornare indietro nel tempo, allora mi sentirei felice. Ma non è possibile. Potrei accettare di essere una persona inutile, umile, mezza fallita, ma accettare questa realtà mi fa soffrire ancora di piu´.Mi piacerebbe ritrovare la forza, la speranza, la capacità di riprendere in mano la mia vita, fissarmi un traguardo e degli obiettivi, essere una persona di successo. Ma credo che ormai sia davvero troppo tardi, dovrei accettare il fatto, ma non voglio.Preferisco morire piuttosto che accontentarmi di una vita mediocre come quella che mi sono costruita e a cui purtroppo non vi è più rimedio.Sogno di essere una persona diversa. Ma il sogno non è realizzabile. Allora vorrei fare reset e cominciare d'accapo. Sono  a un punto morto e mi dispiace non esserlo anch'io.

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1 Risposte
dr Federico Baranzini Staff answered 3 anni ago

Cara Marla,

scrive di sè come di una persona triste e delusa dall’aver scoperto dopo 40 anni di essere “normale” e come tale normalmente triste e stanca, normalmente afflitta dalla fatica e dalle frustrazioni della vita, normalmente delusa dal non essere fantastica e perfetta (ma come chi? Lei conosce davvero qualcuno così perfetto?). Se come dice è una “mezza fallita” allora l’altra metà cosa è ? Una NON fallita?

 

Credo lei sia eccessivamente pretenziosa e rigida con sè stessa, afflitta da un’idea di sè idealizzata e percepita come irraggiungibile. Dagli standard elevati a cui a 40 anni ha scoperto di non poter più attendere : ma questo non ha a che fare con il fisiologico processo di crescita di un essere umano che nasce convinto di dominare (il neonato la madre, un adolescente il mondo!) tutto e tutti e poi impara a riconoscere le proprie fragilità e bisogni (e a farsene carico!) a prescindere dai genitori che ha avuto ? Il desiderio a cui tanto anela, di poter tornare indietro, mi pare vada in quella direzione: tornare in utero e dipendere totalmente, sottraendosi al processo di crescita e disillusione a cui tutti noi siamo sottoposti per natura.

 

Non sarà mai troppo tardi se imparerà ad accettarsi di più e a guardarsi con occhi più compassionevoli !

Un caro saluto

 

Federico Baranzini

 

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