Che senso ha cercare aiuto se nessuno può ridarti il tempo e le occasioni perdute?
Cara Marla,
scrive di sè come di una persona triste e delusa dall’aver scoperto dopo 40 anni di essere “normale” e come tale normalmente triste e stanca, normalmente afflitta dalla fatica e dalle frustrazioni della vita, normalmente delusa dal non essere fantastica e perfetta (ma come chi? Lei conosce davvero qualcuno così perfetto?). Se come dice è una “mezza fallita” allora l’altra metà cosa è ? Una NON fallita?
Credo lei sia eccessivamente pretenziosa e rigida con sè stessa, afflitta da un’idea di sè idealizzata e percepita come irraggiungibile. Dagli standard elevati a cui a 40 anni ha scoperto di non poter più attendere : ma questo non ha a che fare con il fisiologico processo di crescita di un essere umano che nasce convinto di dominare (il neonato la madre, un adolescente il mondo!) tutto e tutti e poi impara a riconoscere le proprie fragilità e bisogni (e a farsene carico!) a prescindere dai genitori che ha avuto ? Il desiderio a cui tanto anela, di poter tornare indietro, mi pare vada in quella direzione: tornare in utero e dipendere totalmente, sottraendosi al processo di crescita e disillusione a cui tutti noi siamo sottoposti per natura.
Non sarà mai troppo tardi se imparerà ad accettarsi di più e a guardarsi con occhi più compassionevoli !
Un caro saluto
Federico Baranzini