Passaggio da PAROXETINA a ESCITALORAM per un disturbo ansioso depressivo
Gentile Dottore
mi ritrovo in questo forum per esprimerle una mia incertezza a seguito di una seduta di psicoterapia a causa di disturbi d'ansia che mi portano soprattutto a percepire le emozioni o i dolori degli altri in modo eccessivo e quindi a stare male, tipo una forte empatia, ma che mi provoca malessere a livello fisico.
Per questo mi e stata prescritta PAROXETINA ma la farmacista sbagliando dose mi ha dato quella da 20 mg : sono stata malissimo rischiando anche di andare in ospedale.
Ora a detta del mio medico siamo passati a ESCITALOPRAM 10 mg per tre mesi e gocce EN 25 ogni sera .
Volevo chiederle a seguito del mio star male con la paroxitina posso passare a escilatopram senza problemi?
Sto vivendo davvero male.
Grazie di cuore per una sua futura risposta.
Gentile Meri,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza e comprendo bene le preoccupazioni che sta vivendo.
Dalla sua descrizione, emerge che i disturbi d'ansia che sperimenta hanno un forte impatto sulla sua qualità di vita, specialmente nell'ambito della gestione delle emozioni altrui. L'esperienza negativa con la Paroxetina a una dose errata è certamente stata difficile e comprendo le sue preoccupazioni nel passare a un altro SSRI, l'Escitalopram.
In termini generali, la Paroxetina e l'Escitalopram appartengono alla stessa classe di farmaci (SSRI), ma hanno alcune differenze nella loro farmacocinetica e potenziali effetti collaterali. Alcuni pazienti che non tollerano bene un SSRI possono rispondere meglio a un altro, quindi è possibile che l'Escitalopram sia più adatto per lei rispetto alla Paroxetina.
Tuttavia, è importante monitorare attentamente la transizione, specialmente se ha già sperimentato effetti collaterali significativi. Sarebbe prudente che il suo medico seguisse da vicino questo cambio di farmaco, possibilmente iniziando con una dose bassa di Escitalopram e aumentandola gradualmente solo se ben tollerata.
Inoltre, le gocce EN 25 che lei menziona possono aiutare a gestire l'ansia nel breve termine, ma dovrebbero essere utilizzate secondo le indicazioni del suo medico a causa del potenziale per effetti collaterali e dipendenza.
È anche fondamentale considerare il supporto psicoterapeutico continuo nel suo trattamento. Spesso, una combinazione di terapia farmacologica e psicoterapia risulta essere la più efficace nel trattare disturbi come il suo, dove l'ansia si manifesta in modo così pervasivo e profondo.
Mi auguro che le informazioni fornite possano aiutarla a sentirsi più tranquilla riguardo ai passi successivi del suo trattamento.
Cordiali saluti,
Federico Baranzini
Buonasera Meri,
mi dispiace che lei sia stata così male.Il farmacista però non mi pare possa aver sbagliato nel consegnarle il farmaco.Infatti La paroxetina è disponibile in compresse esclusivamente da 20 milligrammi e quindi l'unica dose possibile era questa.
E' vero che l'inizio della terapia con questo tipo di farmaci prevede una dose ridotta,ma di questo si occupa il prescrittore dando le indicazioni opportune al suo paziente(per esempio iniziare con mezza compressa oppure ricorrere alla soluzione orale per ottenere la dose iniziale più appropriata).
La normale dose terapeutica finale per la paroxetina è comunque di 20 milligrammi ed è diversa dalla normale dose terapeutica finale di escitalopram che è invece di 10 milligrammi.
Si tratta di due molecole diverse con dosi terapeutiche diverse e quindi 10 milligrammi di escitalopram sono ritenuti ugualmente efficaci a 20 milligrammi di paroxetina.
Mi scuso quindi,ma mi pare che la povera farmacista non abbia sbagliato proprio nulla.