Pressione alta, tachicardia e svenimenti: distinguere i sintomi dall’ansia somatizzata
Buongiorno
sono qui a chiedere un parere.
è da molto tempo che ho sensazioni strane.
Sono in cura per la pressione alta con LOBIVON 2.5 mg e TRIATEC 1.25 mg, la stessa a volte si alza molto così come i battiti del cuore. Spesso ho sensazione di svenire, orecchie ovattate, formicolii, sensazione di avere le vene gonfie, mal di pancia, oppressione toracica e infine gambe molli.
I sintomi si susseguono, due giorni ho affanno , un giorno ho pressione alta, un giorno ho il respiro bloccato, un altro sensazione di svenire come mi alzo dalla sedia.
Premetto che solo nell'anno passato ho fatto 5 visite cardiologiche ed un ECG sotto sforzo. Le analisi del sangue le faccio ogni 4/6 mesi. Non riesco più a fare le cose da sola, sempre con la paura che mi succeda qualcosa (paura di morire, svenire e che mi prende un infarto). Sono anche in terapia presso uno psicoterapeuta, macredo che sia presto ancora per vedere risultati.
Oltre a non guidare, anche se guida qualcun altro sto male e inizia l'oppressione toracica e la tachicardia.
Anche a stare da sola a casa è un problema perchè tutti i giorni ho qualcosa e mi sento strana.
Quali analisi devo fare per escludere un problema organico? E' possibile che siano solo somatizzazioni?
Non so più cosa pensare, non vivo più
Grazie in anticipo
Buongiorno,
comprendo la preoccupazione che sta provando in questo momento riguardo alla sua salute e ai sintomi che sta sperimentando. Mi dispiace molto che questi sintomi stiano influenzando la sua vita quotidiana e che si senta limitata nella sua capacità di svolgere attività.
Prima di tutto, è importante notare che alcuni dei sintomi che ha menzionato, come la pressione alta e i battiti cardiaci elevati, i formicolii e la sensazione di svenire non sono sintomi specifici di una malattia ma sintomi molto generici spiegabili prendendo in considerazioni numerose possibili cause. E nulla vieta che possano essere il risultato della reciproca interazione di fattori psicologici emotivi e somatici. Per intenderci: è noto ormai da tempo che l'ipertensione arteriosa si può associale a depressione e ansia, ma allo stesso modo l'ansia può essere motivo di rialzi pressori anche intensi.
Uno studio scientifico pubblicato su Neuropsychiatric Disease and Treatment nel 2015 ha indagato la relazione bidirezionale tra ipertensione arteriosa e ansia. La ricerca ha coinvolto un campione di più di 150.000 partecipanti di età compresa tra i 50 e i 75 anni, che sono stati valutati per la pressione arteriosa e per il livello di ansia utilizzando questionari specifici. L'analisi dei risultati ha confermato l'esistenza di una relazione bidirezionale tra queste due condizioni, suggerendo che l'ansia può aumentare il rischio di sviluppare l'ipertensione arteriosa e che l'ipertensione arteriosa può aumentare il rischio di sviluppare l'ansia.
È probabile che il suo medico le suggerirà di effettuare un esame del sangue completo, che contempli un esame della funzionalità tiroidea per escludere problemi di tiroide. Inoltre, potrebbe essere necessario effettuare ulteriori test come un monitoraggio elettrocardiografico nelle 24 ore (Holter ECG) o una prova da sforzo per valutare la funzione cardiaca e determinare se ci sono problemi che si evidenziano solo mettendo il cuore sotto sforzo. Ma credo che se ha già fatto così tante visite cardiologiche i colleghi queste opzioni le abbiano giù prese in considerazione.
In ogni caso, è importante continuare ad assumere i farmaci prescritti per la pressione, a meno che il suo medico non prescriva diversamente.
Per quanto riguarda la possibilità che i sintomi siano il risultato di somatizzazioni, è importante che le ricordi che lo stress e l'ansia possono effettivamente indurre effetti fisici sul corpo mediati dal rilascio di ormoni.
In condizioni di stress acuto e ansia intensa, il corpo umano rilascia diversi ormoni come parte della sua risposta di "lotta o fuga" per aiutarci a far fronte alle situazioni. Gli ormoni più comuni che vengono rilasciati in queste condizioni sono l'adrenalina e il cortisolo.
L'adrenalina è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che viene rilasciato nel flusso sanguigno quando il corpo percepisce una minaccia o uno stress acuto. L'adrenalina aumenta la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la respirazione. Il cortisolo è un altro ormone prodotto dalle ghiandole surrenali. Viene rilasciato in risposta allo stress e aiuta il corpo a mantenere livelli adeguati di zucchero nel sangue per fornire energia ai muscoli.
In generale, la risposta allo stress acuto e all'ansia intensa comporta una serie di cambiamenti fisici e ormonali ma se lo stress si prolunga nel tempo può avere effetti negativi sulla salute.
Potrebbe infine essere utile continuare la psicoterapia per affrontare meglio gli aspetti emotivi del suo disturbo e gestire lo stress in modo più efficace. Inoltre, consideri che potrebbe essere utile imparare delle tecniche di rilassamento come la meditazione, la mindfulness o lo yoga per alleviare lo stress e migliorare la qualità delle sue giornate.
Le auguro il meglio e spero che riesca a trovare sollievo dai suoi sintomi.
Federico Baranzini