Benzodiazepine, fame nervosa e Benzo Belly
Buongiorno dottore,
mi chiamo Sofia e ho 24 anni.
Soffro di ansia generalizzata, somatizzazioni davvero invalidanti che da 4 anni mi hanno tolto la vita e, purtroppo, da agosto 2021 soffro di fame nervosa e benzobelly. So che in Italia questo termine è poco conosciuto, perché si tende a proteggere le medicine in modo estremo ma è giusto dire la verità e in questo il web americano è molto utile.
In Italia nessuno sembra darmi una risposta onesta, quindi provo con lei.
Vorrei il suo parere e spiegazione medico-scientifica per favore.
L’anno scorso ho dovuto prendere davvero troppe benzodiazepine. Ho preso per troppi mesi una dose spropositata di XANAX, MINIAS, SONIREM (tutti assieme, molte volte al giorno). Ero drogata dipendente. Ad Agosto, in piena terapia, la pancia inizia a gonfiarsi e si riempie di grasso. Ecco l’ inizio della sindrome della benzobelly; inoltre mi inizia a comparire una fame emotiva.
Se prima, anche con l’ansia, non avevo fame nervosa, ecco che ora inizia. Dopo mesi di dipendenza, grazie ad un’altra psichiatra riesco a ridurre e smettere. A quasi tre mesi dall’ interruzione mi trovo con una fame anomala, una pancia gonfia e dura, piena di grasso e sono più grossa e con molta ritenzione (ero magra e perfetta prima).
Mi chiedo come se ne esce? Si può uscirne e tornare come prima?
E soprattutto: come mai le benzodiazepine mi hanno innescato una fame che temo possa essere perenne? Sembra addirittura che l’ ansia sia cresciuta e ora ho da un mese ho insonnia gravissima (prima delle 5 del mattino non dormo).
Spero mi possa aiutare!
cordiali saluti
Sofia
Cara Sofia,
la ringrazio per la domanda che ci permette per la prima volta sulle pagine di questo FORUM di rattare un argomento di grande attualità e molto dibattuto (le benzodiazepine e il loro utilizzo) e la cosiddetta sindrome intestinale da benzodiazepine nota anche con il nome di Benzo Belly.
Mi spiace molto abbia avuto una così spiacevole esperienza con l'uso di questi farmaci. Le Benzodiazepine rappresentano una categoria di molecole che per la loro efficacia si sono conquistate una fama anche immeritata. Purtroppo come spesso accade con le sostanze facilmente reperibili e molto efficaci (è innegabile che le benzodiazepine siano molto efficaci contro i disturbi d'ansia e le somatizzazioni), si sono sviluppati facilmente comportamenti di abuso. Ma ci terrei a riportare i toni della discussione intorno a questa categoria di farmaci al centro, in una posizione più equilibrata: come tutti i farmaci anche le benzodiazepine hanno dei pro e contro e il mancato buon uso (che presuppone l'esistenza di una guida medica attenta e scrupolosa) purtroppo può portare allo sviluppo di effetti collaterali anche gravi, dei quali ahimè lei è, sembrerebbe, essere stata vittima.
Per cercare di esprimere un parere ovviamente avrei bisogno di molte più informazioni non conoscendola. Per questo quello che qui potrò fare sarà esprimerle il mio parere sul tema e fornire a lei e ai nostri lettori delle informazioni si spera il più complete e chiare possibili. Non posso pertanto entrare nel merito del perché il collega le ha prescritto i farmaci che ha citato nè tanto meno esprimere un parere sull'opportunità di tale terapia.
Intanto però vorrei far notare che dalla sua narrazione dei fatti non mi torna un aspetto: dice che ha sviluppato ansia generalizzata da 4 aa, ma che le benzodiazepine le usa dal 2012. Perché ad un certo punto si e prima no? Secondariamente, non è chiaro che tipo di somatizzazioni avesse sviluppato 4 aa fa. Forse già c'erano sintomi intestinali? E quando usava quei farmaci nessuno si è accorto che la situazione le stava scappando di mano? Se vorrà potrà tornare su queste pagine e integrare.
Colgo però l'occasione come detto per tornare su quelli che sono gli effetti collaterali delle benzodiazepine, perchè ovviamente credo che degli effetti positivi tutti ne siano bene o male a conoscenze essendo la categoria di farmaci più utilizzata al mondo.
Gli effetti collaterali dei farmaci benzodiazepinici possono variare in base al dosaggio, alla durata dell'uso e alla sensibilità individuale. Tra di essi ci sono:
Effetti collaterali a breve termine:
- Sonnolenza e affaticamento
- Confusione e disorientamento
- Difficoltà di concentrazione e memoria a breve termine
- Vertigini e instabilità
- Riduzione della coordinazione motoria
- Nausea e vomito
Effetti collaterali a medio termine:
- Dipendenza fisica e psicologica
- Sintomi di astinenza durante la riduzione o l'interruzione dell'uso
- Riduzione della qualità del sonno
- Problemi di equilibrio e cadute
Effetti collaterali a lungo termine:
- Tolleranza e dipendenza cronica
- Difficoltà di apprendimento e riduzione della memoria a lungo termine
- Aumento del rischio di incidenti stradali e di cadute negli anziani
NB: per una disanima completa dei possibili effetti collaterali di una determinata molecola benzodiazepinica devo rimandarla alla lettura del foglio illustrativo del singolo farmaco.
Invece la sospensione improvvisa o la riduzione drastica dell'uso di benzodiazepine può causare una serie di sintomi sgradevoli e talvolta gravi.
- Ansia e agitazione
- Insonnia e disforia
- Tremori e scosse muscolari
- Sudorazione e palpitazioni
- Nausea e vomito, crampi intestinali
- Vertigini e confusione
- Visione offuscata e sensibilità alla luce
- Tremori e Convulsioni (raro, ma possibile in casi di sospensione improvvisa o riduzione drastica di alte dosi)
Per questo ci tengo molto a sottolineare che che la sospensione delle benzodiazepine deve essere gestita con attenzione e sempre sotto supervisione medica, proprio per evitare complicanze e sintomi di astinenza.
Per esempio infatti la sospensione graduale delle benzodiazepine può aiutare a minimizzare questi sintomi e ad evitare la ricaduta dei sintomi per i quali il farmaco è stato originariamente prescritto.
Veniamo quindi alla interessante (scientificamente parlando) questione della Benzo Belly o Sindrome Intestinale da Benzodiazepine.
La Benzo Belly Syndrome, o sindrome dell'addome da benzodiazepine, è un termine non ufficiale che viene utilizzato per descrivere una serie di sintomi gastrointestinali che possono manifestarsi durante l'uso o l'interruzione delle benzodiazepine. Questi sintomi possono includere gonfiore addominale, crampi, diarrea, costipazione, nausea e vomito.
Le basi scientifiche di questa sindrome non sono ancora del tutto chiare. Si ritiene che l'uso cronico di benzodiazepine possa alterare il microbiota intestinale e causare infiammazione a livello del tratto gastrointestinale, portando alla manifestazione di sintomi gastrointestinali. Inoltre, l'astinenza dalle benzodiazepine può causare un aumento dell'ansia e dello stress, che possono anche influire sulla funzione gastrointestinale.
È importante notare che i sintomi della cosiddetta Benzo Belly Syndrome possono anche essere causati da altre condizioni gastrointestinali, come la sindrome dell'intestino irritabile o la malattia infiammatoria intestinale.
In verità le dico che la notizia che le benzodiazepine potessero indurre sintomatologia intestinale è tutt'altro che ignota o recente. Uno tra gli altri, le segnalo un articolo del 1984 dal titolo eloquente "Benzodiazepine withdrawal: an unfinished story" apparso sul British Medical Journal (che può facilmente trovare nel web) che in un paragrafetto non troppo lungo nel quale si fa riferimento a uno studio condotto su alcuni consumatori cronici di benzodiazepine:
"I sintomi gastrointestinali sono estremamente comuni durante l'uso cronico di benzodiazepine e in fase di astinenza. Molti utilizzatori cronici di benzodiazepine sono stati esaminati dai gastroenterologi e sono stati trovati a soffrire della "sindrome dell'intestino irritabile" (Ashton, 1987). I sintomi gastrointestinali possono essere aggravati dall'iperventilazione (Lum, 1987) e possono scomparire completamente dopo la sospensione delle benzodiazepine, anche nei pazienti che hanno sofferto della "sindrome dell'intestino irritabile" per anni. Tuttavia, rimane un nucleo consistente di pazienti che si lamentano di intolleranza alimentare e di distensione addominale gassosa che si presenta durante la fase di astinenza e persiste per molti mesi. I test per le allergie alimentari specifiche quasi sempre risultano negativi e la condizione non risponde ai trattamenti convenzionali. I pazienti spesso si rivolgono a medicine alternative o "fringe", adottano diverse diete e diventano convinti di avere candidosi intestinale o danni al sistema immunitario. Nessuna di queste affermazioni ha supporto scientifico, anche se Lum (1987) riporta che l'iperventilazione provoca il rilascio di istamina e che l'incidenza di intolleranza alimentare e reazioni pseudo-allergiche è elevata nei pazienti con iperventilazione cronica. L'effetto della sospensione delle benzodiazepine sulla funzione gastrointestinale e sulla risposta di corticosteroidi e del sistema immunitario (notoriamente influenzati dallo stress) merita forse ulteriore attenzione."
Come vede qui si ipotizza una possibile via eziopatogenetica ricorrendo agli effetti gastro intestinali dell'iperventilazione che tramite il rilascio di istamina faciliterebbe l'insorgenza di sintomi pseudo-allergici, ma anche si fa cenno ad un legame tra ormoni dello stress e benzodiazepine.
Per quanto di mia conoscenza solo negli ultimi 2-3 anni si è iniziato a parlare, per la verità solo nel web, della Benzo Belly in termini di una vera e propria sindrome da sospensione a sè stante . Ma devo anche aggiungere che non esiste una vera letteratura scientifica in merito, mentre esiste una corposa letteratura circa la sintomatologia gastrointestinale da benzodiazepine (come appunto dicevo citando il British Medical Journal del 1984).
Pertanto, se la sua domanda era sapere se tale sospetta sindrome esista o meno, purtroppo non sono in grado di dirglielo. Quello che è certo è che esistono degli effetti da sospensione e degli effetti gastrointestinali.
La devo invitare quindi a rivolgersi al suo medico per concordare gli accertamenti del caso più idonei e valutare quali strategie d'intervento siano più utili alla luce degli accertamenti. Come vede i sintomi che lei ha accusato potrebbero essere imputabili anche ad altre circostanze concomitanti e non è affatto detto siano necessariamente originate da astinenza da benzodiazepine soprattutto se come dice già in passato soffriva di disturbi d'ansia e somatizzazioni.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Dottore
GRAZIE INFINITE per la sua esaustiva e davvero interessantissima risposta !!
Per rispondere brevemente alle sue domande : no , non mi riferivo a somatizzazioni intestinali 4 anni fa , e soffro d’ ansia dal 2012 ma ho iniziato a prenderle solo molti anni dopo perché per anni l’ Ansia non è stata estremamente forte e fuori controllo .. e ovviamente si cerca sempre di risparmiare certe sostanze , a mio avviso , per la mia esperienza, terribili e dannose , ad una ragazzina.
Grazie mille ancora per la risposta .. ora va un po’ meglio la pancia , un po’ meno gonfia e leggermente meno grassa .. ma non mi sono ancora ripresa del tutto.
Di sicuro non prenderò più certe sostanze .. tanto ho visto che su di me i danni erano maggiori dei benefici.
cordiali saluti
sofia