Ansia generalizzata: più efficace Escitalopram o Citalopram?
Dott. Baranzini buongiorno,
volevo chiederle se per l'ansia generalizzata è più efficace ESCITALOPRAM o CITALOPRAM?
Dalla mia esperienza avendoli provati tutti e due ho notato che il Citalopram è più efficace contro l'ansia, mentre l'escitalopram fa poco effetto. Possibile?
Altra cosa Escitalopram a livello sessuale (ritardo dell'orgasmo) è più tollerabile del Citalopram.
Cosa ne pensa di tutto quello che le ho scritto?
grazie e buona giornata
Gentile Cristian,
grazie per la sua domanda che mi permette di affrontare anche qui sul mio FORUM un tema molto importante nella cura dei disturbi d'ansia.
Capisco bene il suo dilemma nel confrontare l'efficacia e la tollerabilità di citalopram ed escitalopram. Ho ben compreso che lei ha sperimentato in prima persona che il citalopram sembra più efficace nel ridurre l'ansia generalizzata rispetto all'escitalopram.
Questo è un riscontro di molti pazienti e personalmente sono d'accordo.
Inoltre, ha notato che l'escitalopram è più tollerabile a livello degli effetti collaterali sulla sfera sessuale, in particolare per quanto riguarda il ritardo dell'orgasmo. Dal punto di vista farmacologico, citalopram ed escitalopram appartengono entrambi alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Agiscono aumentando la disponibilità di serotonina, un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell'umore e dell'ansia.
L'escitalopram è l'enantiomero S del citalopram, ovvero la forma più pura e attiva del farmaco. Questo gli conferisce in teoria una maggiore selettività d'azione e una migliore tollerabilità. Tuttavia, nella pratica clinica, le risposte individuali ai farmaci possono variare. Alcuni pazienti in effetti riferiscono una maggiore efficacia del citalopram sull'ansia, probabilmente per il suo effetto leggermente più sedativo. D'altra parte, l'escitalopram tende ad avere un profilo di effetti collaterali più favorevole, soprattutto sulla sfera sessuale.
Entrambi i farmaci possono influenzare l'intervallo QT sul tracciato ECG, ma il citalopram è associato a un rischio maggiore di prolungamento dell'intervallo QT, specialmente a dosi elevate. L'escitalopram presenta un rischio minore in questo senso. In presenza di disturbi cardiaci o altri fattori di rischio, escitalopram quindi potrebbe essere preferito per il suo profilo di sicurezza più favorevole.
La sua esperienza personale riflette quindi queste possibili differenze. Non è insolito che un paziente risponda meglio a un SSRI rispetto a un altro, anche se molto simili. Le consiglierei di discutere apertamente col suo psichiatra di queste osservazioni. Insieme potrete valutare il rapporto rischi-benefici e scegliere il farmaco che offre il miglior equilibrio tra efficacia sui sintomi e tollerabilità nel suo caso specifico.
Ricordi che trovare la terapia ottimale può richiedere qualche aggiustamento. L'importante è non scoraggiarsi e collaborare col proprio medico per raggiungere l'obiettivo di stare meglio.
Spero che queste informazioni le siano utili. Le auguro di trovare presto la soluzione più adatta a lei per gestire al meglio l'ansia e migliorare la sua qualità di vita.
Cordiali saluti,
Federico Baranzini