Gianna, un caso di Ansia Generalizzata
Ansia tutto il giorno. Che fare? Un caso di Ansia Generalizzata
Ansia e allarme per tutto il giorno
Gianna mi ha contattato tramite il mio sito e mi ha chiesto un incontro con il marito presso la Casa di Cura Le Betulle di Appiano Gentile (Co). La sua situazione è apparsa da subito molto compromessa sia per il livello di sofferenza soggettiva che ormai aveva sviluppato dopo tutti quegli anni di malattia sia per l’esasperazione del marito e della relazione coniugale che ormai pareva essere giunta agli sgoccioli. Inoltre Gianna nel tentativo disperato di gestire la situazione, sempre nell’idea di fare da sè e di non aggraviare ulteriormente la relazione con il marito, aveva avviato una auto terapia a base di xanax sviluppando però velocemente una dipendenza. Quando ci siamo conosciuti era giunta a consumarne ormai un flacone al giorno.
Di fronte ad un quadro clinico di quel tipo fu necessario proporre a Gianna un ricovero per la doverosa disintossicazione per evitare che la sindrome di astinenza compromettesse le successive cure. Il ricovero la portò in breve tempo a perdere l’assuefazione ai farmaci e a rendersi completamente lucida e in grado di sostenere un lavoro psicologico su di sè. Questo lavoro venne poi continuato a Milano, in studio, con appuntamenti settimanali. La psicofarmaco terapia a base di paroxetina, un importante SSRI ad effetto ansiolitico, venne prolungata per un certo periodo per aiutarla a gestire meglio la sua quotidianità e permetterle di attendere al suo lavoro in ditta e alla sua psicoterapia senza subire il ‘richiamo’ dello xanax.
Il lavoro psicoterapico associato alla farmacoterapia hanno permesso alla paziente di riprendere una vita pseudo normale, di salvare il proprio matrimonio e di recuparere anche se parzialmente la propria vita sociale. Là dove la malattia aveva desertificato le sue relazioni imponendosi come unica compagnia, nei mesi si è progressivamente osservato un reinvestimento nella propria famiglia e la comparsa anche di nuovi interessi.
Solo dopo quasi tre anni di terapia integrata Gianna è stata in grado di ridurre il dosaggio di paroxetina e di giungere ad ammettere, prima di tutto a sè stessa, di non essere ‘perfetta’ come credeva ma non per questo di dover fare a meno dell’affetto di suo marito e della sua famiglia.
Write a Comment